La febbre

8 November 2009

Fu così che una sera, senza alcun segnale premonitore se non un timido mal di gola pomeridiano, arrivò la febbre. Io sono rara alle febbri, soffro di devastanti raffreddori, ma  da queste parti oltre il 37,5 è evento raro.  Per di più non ricordo mai di aver avuto una febbre scollegata da cataste di fazzoletti ( a proposito, qualcuno fermi l’ultima campagna stampa dei Tempo Care, è un’offesa all’intelligenza delle donne, lo volevo dire. Rif: ultimi numeri di Vanity Fair). Febbre senza raffreddore. Solo brividi e dolori diffusi. Ovvio che sia influenza A.  Che bello avere una malattia trendy. Mi sento come si doveva sentire Silvia quando si ammalò di tisi o Beth quando prese la scarlattina. Solo che però loro alla fine muoiono. Io mi prendo la tachipirina, mi faccio la mia sudatina e il dramma finisce. Resta la banalissima noia.


Ho guardato:
•    Circa 12 puntate di Come Ti Vesti
•    3 puntate di Project Runaway
•    4-5 puntate di Sex&City di cui potevo recitare le battute a memoria
•    Un documentario sulla costruzione di una casa in pietra su un pizzo di montagna del Galles
•    Un documentario sulle radici occulte del nazismo
•    La storia della donna di 280 chili
•    “Unite per la testa”: storia di due gemelle siamesi unite alle tempie, per di più una con la faccia girata da una parte e una dall’altra parte.
•    “My schoking story:l’uomo albero”.  Questa era la più paurosa di tutte. Era la storia di un povero maronno indiano che teneva una malattia per la quale produceva verruche e diventavano come rami di un albero e quindi aveva mani e piedi tipo tronchi.   Il tipo lavorava in un circo di freak, tipo quelli che si portavano qua nell’ottocento, dove c’erano la donna con mezza faccia squagliata che le scivolava verso il basso, l’uomo col naso proboscide, l’uomo con la pelle piena di bolle e cose del genere. Ora il documentario seguiva con tono riprovevole la tournee di questo circo. Ora mi chiedo che differenza ci sia tra me che pago il mio abbonamento a Sky per guardarmi My Shocking Story e l’indiano che si paga il suo biglietto per vedersi il circo dei freak.
Stanotte mi sono sognata un uomo albero con la doppia faccia. Ho deciso che oggi non guarderò la televisione. Ho abbastanza forze per stare seduta e mettermi a fare qualcosa. Poi oggi pomeriggio viene il mio ragazzo a trovarmi.
Ha detto che mi porta il regalo l’ultimo libro di Bruno Vespa. Così dividendo il numero delle pagine per il numero dei capitoli avrò la data in cui potrò uscire.

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