La recensione che (non) vi mancava

27 August 2012

Ora io lo so che tutte quante voi blogger metropolitane e intellettuali avete scritto un post su 50 sfumature specificando “sia ben chiaro, io non l’ho letto”. Non sia mai, voi approfittate di agosto per leggere Infinte Jest. O per rileggere l’opera omnia di Dostoevsky. E lo so che ormai è passata la stagione e sono già fuori trend. Ma voglio dire, io questo agosto 50 sfumature di Grigio me lo sono letta tutta, dalla pagina 0 alla pagina 553. E quanto meno un post mo’ lo devo scrivere.

Quello io ero partita con le migliori intenzioni. Avevo fatto un sondaggio su Facebook e poi ero andata alla Feltrinelli e mi ero comprata “Una casa alla fine del mondo” di Cunningham e due libri di Anaïs Nin. In realtà avevo pure buttato un occhio sulla catasta all’ingresso di 50 sfumature, ma poi avevo tirato diritto verso le retrovie. (Sapete, io sono una di quelle snob che non compra mai i libri che stanno nelle cataste all’ingresso delle librerie). Ma fatto fa che 12 giorni dopo avevo finito tutto. E avevo ancora 10 giorni di viaggio davanti a me. “E mo’ che faccio” – mi dico – “Non mi posso comprare manco i giornaletti da spiaggia che sto in Francia e Diva e Donna non lo vendono”. Allora mi ricordo di avere un iPad e che con l’iPad ti puoi leggere gli ebook. E pure comprarli. “Uh, uh, è la volta buona che comincio a leggere gli ebook.

E così metto la password dell’Apple Store e mi compro queste 50 sfumature a 6 euri e 99. Poco più di 10 centesimi a sfumatura. Mettere la password dell’Apple Store è sicuramente più easy che pescare un libro dalla catasta all’ingresso della Feltrinelli. E poi lo posso leggere in pubblico senza che la gente pensi “ecco un’altra che legge il libro dell’estate, quei libri che legge solo la gente che non legge mai”. Tipo Fabio Volo, per capirci. O Paulo Choelo. Beh, io comunque Fabio Volo e Paulo Coelho me li sono letti tutti e due, per amore della conoscenza. Quindi ora mi devo leggere anche questo. E non vi pensate che sia un libretto facile. Arrivare alla fine è stato impegnativo. Nel libro vige uno strano sistema di virgolette in cui non capisci quello che la protagonista dice e quello che la protagonista pensa. E si usano espressioni come “le sue parole le scendevano nell’orecchio come caramello fuso” o “la mia dea interiore sussulta”. Praticamente un harmony. Ma porno.

E cmq ora ve lo racconto. La protagonista si chiama Anastasia, ma si fa chiamare Ana, proprio come le anoressiche. Lei infatti non tiene mai fame. Ha quasi 22 anni ed è vergine. Un giorno incontra il tipo, Mr Grey, che ha occhi di “cemento fuso” e “muscoli guizzanti”. Mr Grey ha 27 anni e non solo è bello come George Clooney e tutti i medici di Grey’s Anatomy messi insieme, ma è pure ricco da fare schifo. Infatti la prima volta che escono insieme la va a prendere con l’elicottero che pilota lui, come nelle peggiori commedie romantiche anni ’90. Nel libro poi si scopre che è un pianista eccellente, un ballerino nato e un’abile oratore. E ha la pista di atterraggio dell’elicottero direttamente sul tetto di casa sua a Seattle (no, non abita al Seattle Grey’s Hospital).

Escono assieme, lui la porta a cena, lei non mangia, poi lui le dice “Sono un Dominatore”. Lei non ride, lui le spiega il fatto e le fa vedere un contratto che lei dovrebbe firmare dove sta scritto che lei non può mangiare fuori pasto e si deve allenare 4 volte a settimane. Quello che mangia lo deve scegliere da una lista. Tipo dieta di Naturhouse “no pasta, no pane, no pizza, no patate”. In più, rispetto alla dieta Naturhouse, lei può barrare delle caselle dove ha la facoltà di dire no al fisting anale e no all’uso di pinze per genitali. Allora Ana dice a Grey “Guarda che sono vergine”. Allora lui la alza di peso e la porta a letto a “risolvere la questione” dove lei ha due orgasmi di seguito. Come tutte le vergini d’altra parte.

Poi visto che secondo lui, per firmare con coscienza, lei deve fare delle ricerche in rete sul sadomasochismo, lui le regala un Mac. Lei ha 22 anni, si è appena laureata, e si fa spiegare dal tecnico che le consegna il computer come funziona un mac ed è tutta entusiasta all’idea di avere un indirizzo email. (NB: il libro è stato scritto nel 2011). Lui le manda un sacco di email senza mai togliere la firma aziendale di Amministratore Delegato, Grey Enterprises Holding Inc.

Cmq affinale per le circa 300 pagine successive lei tentenna e questa contratto non lo firma, escono, conoscono i rispettivi genitori, vanno sull’aliante, fanno molto sesso, lui le tira i capelli, la sculaccia, la lega al letto, la frusta fin quando un bel giorno non la prende a cinghiate sul sedere. Allora a lei le brucia troppo il sedere e lo lascia. Fine del primo volume.

Vi dico la verità. Era meglio se mi finivo di leggere Infine Jest.

(cmq ve lo dico. Fabio Volo al confronto di questa è Hemingway)

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