Nove anni di post e due inverni scandinavi

4 January 2013

Oggi sono nove anni che scrivo roba su Internet. Era il 4 gennaio del 2004 quando accesi il mio vecchio HP, andai su Clarence e aprii il mio primo blog. Credevo sarebbe stata un faccenda molto complicata, invece fu semplicissimo. Pochi giorni dopo sarei partita per la Finlandia. Biglietto Lufthansa, Napoli – Helsinki con scalo a Monaco comprato in un’agenzia di viaggi.

Decisi di aprirmi un blog per raccontare quello che facevo là, invece di mandare email di gruppo. Mica pensavo che me lo sarei portato dietro per nove anni.

Mica pensavo che dopo nove anni avrei infilato un computer molto più sottile in una borsa molto più costosa per tornare lassù in Scandinavia.

Scrivevo 9 anni fa:

Chiedo al mio amico Enzo dove sarebbe andato per l’Erasmus e lui “Helsinki”. Un illuminazione, tramonti precoci e arancioni, poche ore di sole e la neve e la neve…E subito ho capito che volevo assolutamente andarci, ho subito sentito un legame intimo tra me e Helsinki. E insieme quel senso di un posto lontanissimo, quasi impossibile, mi sembrava che non sarei mai riuscita davvero ad arrivarci, ma l’ idea cominciava a covare… La Finlandia cominciava ad aspettarmi…

Ecco, ho riletto questo post alle 3 di un pomeriggio di inizio gennaio quassù in Svezia, mentre fuori si accendevano le luci della sera e la neve scendeva lenta sull’albero di Natale nel cortile. E ho pensato che nei luoghi si arriva per caso, ma raramente ci si ritorna per caso.

E ho pensato a tutti quelli che mi dicono quanti posti più lively, più miti, più centrali, ci siano al mondo per andarci a vivere. Lo so, lo so, lo so. Ma forse prima di scegliere un posto, un posto dove vivere, non basta scegliere solo in base a “lavoro, lingua, welfare, logistica”. Bisogna ascoltare le affinità elettive, le risonanze.

[E in ogni caso qua non fa mica tanto freddo come vi credete. Sopratutto ora che c’è il surriscaldamento climatico. Stamattina, per dire, ci sono 3 gradi e mezzo. L’unico problema è il ghiaccino a terra che si scivola, ecco. E non c’è mica bisogna del corredo di maglie di pile e calzamaglie che comprai nove anni fa. A meno che tu non voglia dedicarti alla marcia di mezzo fondo, ecco. O di andare a vivere in una stuga in mezzo alla campagna svedese]

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