10 consigli non richiesti se ci tenete a lavorare in una web-qualcosa agency

22 January 2014

Nell’ultimo mese mi sono occupata di “Selezione delle Risorse Umane”. Vale a dire che in agenzia cercavamo un account, allora ho messo l’annuncio su Linkedin e mi sono letta tutti i 369 CV. Tutti. Poi ho messo l’annuncio sul blog aziendale, e mi sono letta tutti gli altri 79 CV arrivati. Tutti. (No, non ho risposto a tutti, non sono stata così brava).

Nel frattempo sulla rete esplodeva il dibattito #coglioneno e tutti si dividevano tra “che geni, avete ragione, uniamo le forze e facciamo la rivoluzione su whatsapp” e gli altri che “ma andate e zappare la terra, barbuti hipster figli di papà che non siete altro”, Ora io non voglio entrare nel merito della questione, che non ne ho voglia e c’è già chi l’ha fatto meglio di me (qui e qui), ma un po’ di consigli a chi cerca lavoro come web qualcosa in qualche web qualcosa agency, dopo che mi sono scesa 500 CV me la sento di darli.

  1. Formato del cv: per piacere, niente doc e docx che ci mette tempo ad aprirsi, fa scattare gli avvisi di pages, magari non è compatibile. Un bel pdf è sempre la scelta più saggia.
  2. Se siete web qualcosa mi aspetto che nel cv ci mettiamo i link ai vostri profili social, al vostro sito, al vostro portfolio. Link attivo, per piacere, non che mi devo copiare e incollare.
  3. Se lo evitate il cv è meglio ancora: per capire se potete andare bene in genere bastano due righe di presentazione a un link a un portfolio online. A nessuno in genere interessa che un web-designer si è laureato al liceo scientifico “Ugo Foscolo” di Voghera.
  4. Se proprio ci tenete, CV di due pagine, non di più. E niente formato Europeo. Tanto lo sappiamo benissimo che alla voce “capacità e competenze relazionali” non si può scrivere altro che “ottime capacità di lavoro in team”. Che altro volete scrivere? “Prima delle 11 di mattina non voglio parlare con nessuno, ma poi miglioro dopo il secondo caffè?”
  5. Se avete preso la Patente Europea del computer, tenetelo nascosto.
  6. Se avete preso meno di 100 come voto di laurea, non mettetelo il voto. Anche meno di 105, se siete laureati in Scienze della Comunicazione.
  7. In genere le web-agecny sono ambienti informali, evitate le formule ampollose tipo: “Spett,bile Dott.essa Le pregio di inviarLe il mio CV come candiarmi verso la nostra Rinomata Azienda”. L’effetto comico è immediato.
  8. No, non serve allegare l’atto di notorietà al CV. E tantomeno il numero di passaporto. Non è che stiamo assumendo una guardia giurata per proteggere la vita del presidente degli Stati Uniti e bisogna indagare sulla fedina penale.
  9. Consiglio ovvio: scrivete due righe di presentazione, che se allegate il cv e basta rischiate pure di finire nello spam.
  10. Rintracciare via twitter chi ha messo l’annuncio e riempirlo di insulti se non vi dà una risposta positiva all’invio di un CV, non è proprio una strategia vincente per farsi notare. Eh sì, mi è successo anche questo in questo fantastico mese di selezione delle risorse umane. Da parte di una simpatica trentenne laureata in sociologia con 97 e nessuna esperienza lavorativa che non riusciva a capacitarsi di come non l’avessimo chiamata per un colloquio dopo aver letto il suo strabiliante curriculum.
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