Astenia

15 March 2004

Mi alzo alle tre del pomeriggio, guardo fuori la neve che si è quasi tutta sciolta, metto su Samuele Bersani e pulisco la mia stanza e la cucina. Per mettermi a pulire io devo stare davvero di pessimo umore. Ma più che di pessimo umore mi astenia. Ciò totale mancanza di motivazioni di un qualsiasi genere: motivazione allo studio, motivazione alla vita sociale ecc..Non ho voglia di uscire, ma a casa mi sento come una finalista del grande fratello. Costretta alla convinvenza con persone che conoco poco e con le quali mi impegno molto poco a farmi conoscere, costretta a fare i conti dei soldi per mangiare, senza vedere le persone a cui vuoi bene. Certo io ho i miei mezzi di comunicazione e non sono prigioniera in casa ma mi mancano i giornali, la televisione, il telefono fisso senza il pensiero della scheda sempre scarica…E il mio piccolo mondo di Fisciano…E quello che mi fa stare ancora peggio è questo senso di colpa: tutta questa gente che sta attorno a dirmi “uahu, già te ne vai? ma non ti senti depressa'”, gente che mi fa una colpa se una sera non esco, gente che mi considera una disadattata se non sto benissimo qui in Erasmus e non desidero farlo tutta la vita. Io le ho studiate un pò queste persone e fondamentalemtne e genericamente uno più sta male a casa più sta bene qua. Le tipe che qua stanno meglio sono fidanzate da sette anni e magari non hanno avuto la loro sana adolescenza sballata. E poi chi non ha mai vissuto da solo e sente per la prima volta l’ ebbrezza dell’ assenza dei genitori. Io o sballo e l’ indipendenza li ho avuti, non dovevo venirmeli a cercare a Helsinki. Quello che cercavo Helsinki era altro, altre suggestioni, e alla fine le ho avute, ma mi sono costate e mi costano fatica. Non ci avrei mai rinununciato ma hanno avuto un prezzo alto, e non mi vergogno a dirlo. Ora voglio tornare a casa.

×