Giornata napoletana

5 June 2004

Ieri giornata napoletana sui blog. Ci sono tantissimi post in giro che commentano la giornata. C’è un blog esclusivamente dedidacata a. Io col mio modestissimo bloghettino non pretendo di esprimere acun parera scientifico ma qualche commentino l’ avrei da fare anche io. Prima cosa: questa gente si prende incredibilmente troppo sul serio. E prendono troppo sul serio anche i blog. Ieri sembrava quasi che il blog avrebbe potuto salvare il mondo e importare ovunque la democrazia ( ma siamo sucuri che questa democrazia vada importa ovunque? ma questo è un altro discorso. andando con ordine: la mattina puntualissima alle nove ( dopo aver abbondantemente bestemmiato per la sveglia alle 7) arrivo qui e mi sento subito completamente inadeguata col mio zaientto rosa e l’ aria molto poco aziendale in mezzo a giapponesi con mega-mac al seguito e gente serissima in giacca e cravastta e macchinetta digitale. Mmm…e che questi sarebbero i bloggere? mmm…non me li immaginavo proprio così….Il più alla mano è De Kerkove, che è una persona deliziosa. Ma lui non è un blogger. A lato c’è un tipo serissimo, ma davvero con una faccia serissima. Mi dicono che è Giuseppe Granieri. “Amazza!” faccio io! Esiste davvero! Ed è proprio come me lo immaginavo. Serissimo. Lo guardo fisso per due ora modello divinità. Lo vorrei quasi avvicinare e dirgli: signor Granieri lei è davvero una persona molto seria molto intelligente e molto competente. Non pretendo di avere il mio bloghetto nel suo blog aggregator, che è un bloghetto, fatto così, fra me e i miei amichetti, nessuna pretesa. Ma dico, almeno a Davide ce lo potrebbe mettere. Lui ci tiene tanto ed è il mio blog prefetito. Quello si che è un blog, mica le pippe esagerate che si tirano certe volte dalle parti sue!” Magari se mezza volta avesse sorriso glielo avrei anche detto. Ma non ha sorriso neanche mezza volta. Comunque mi sparo le prime tre ore di mattina dove questi passano il tempo a parlare male dei blog tipo selvaggia lucarelli definendoli operazioni commerciali. Ora, io non so bene quanto Selvaggia ci ricavi dal suo blog, soldi in tasca direttamente non credo che le entrino, ma intanto io a leggere il suo blog pareo( diverto n.d.r.) a leggerlo, i blog di quei tipi mi sento male solo ad aprirli. Proprio mentre mi stava venendo un abbiocco di non ritorno si alza Beppe Carovita e comincia a sparare a zero contro quelli che dicevano che tutti i giornalisti odiano i blog. Tipo tutti i militari sono nazisti. Per fortuna arriva la pausa pranzo. E qui onore e merito all’ organizzazione per il buffet: pezzettini di tortine salate, pezzettini di frittatine, pizzettine di rustici, mozzarelline, tutto molto mignon. Che fa molto chic. Io mi scendo mezzo buffet. E anche questo fa molto chic. e per sopravvivere al pomeriggio mi scendo anche quattro bicchieri di vino. Anzi molto finemente mi porto anche il bicchiere nel chiosco e continuo a sbevacchiare mentre tento di studiare che ho l’ esame giovedì e non ho manco fatto mezzo programma. Si riprende: la situazione peggiora perchè ora i tipi parlano in inglese, cerco di seguire, ma dalla seconda fila mi addormento clamorosamente sbattacchiando con la testa, nel vano tentativo di rimanere sveglia. Mi riprendo solo quando parla beppe, che almeno ci mette la passione, cosa che manca completamente a tutti gli altri tipi. Ora di dovere dovrei dire chi erano questi altri tipi, ma tanto ci sono in giro un sacco di recensioni più serie della mia, andatevele a leggere se vi interessano. Io vi posso solo dire che avranno detto cose intelligenti ma il tutto è stato abbastanza di una noia letale e, cosa gravissima, nessuno aveva un pò di sana ironia. Forse solo il giapponese, che si chiamava Joi Toi, che a quanto pare è un tipo molto buono e io avrei dovuto conoscerlo già da prima, ma tant’è, là erano tutti molto più informati di me. Alle 18., stremata, mi alzo per andare a prendere il direttissimo delle 19.11. Rimane una domanda: sono ancora convinta di voler fare la mia tesi di laurea su questa roba?

×