Arriva Vincent

25 July 2004

E’ arrivato Vincent, il nostro caro amichetto canadese, per una settimana in penisola. Premessa: io voglio davvero molto bene a Vincent, compagno di tante sigarette sul divano a guardare la tv finlandese e di latte e cioccolata alle 4 di mattina. e’ sempre stato il nostro vero coinquilino, all’ inizio non lo capivamo proprio quando parlava con tutti i suoi vari gooonnnaaa e waaaannnnaaa ma poi ci siamo affezionate e abbiamo fatto per lui litri e litri di caffè lavazza. Sono anche contenta di riverderlo, ma io non sopporto di fare da tour operator. E’ una cosa troppo tipica questa: abiti a Sorrento e durante l’ estate hai una carovana di gente che ti viene a trovare e vuole essere fatta da guida da te che sei del posto e quindi conoscerai tutti i più remoti e segreti angoli, magari quelli che sfuggono alla folla. E io a tutto questa gente non somai dove portarla, perchè mi sembra tutto molto ovvio e banale questo che mi sta attorno. Ma la cosa peggiore è se l’ amico in questione è straniero. A uno straniero, soprattutto se americano, non puoi non farlo andare agli scavi di Pompei. Gli americani vengono apposta dall’ america a vedersi gli scavi di Pompei e non si può non portarci il canadese. Ma mettete una povera ragazza delicata come me in mezzo agli scavi sotto il sole di fine luglio. Io muio! E sinceramente gli scavi già me li sono imparati a memoria quando al liceo facevo stampa a scuola e ce ne andavamo là che si entrava gratis e nessuno ti avrebbe mai sgamato.

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