Gita a giffoni
1 September 2004
Gita a Giffoni
Che io effettivamente a volte non abbia proprio niente da fare è risaputo. D’ altra parte se fossi una donna dai mille impegni non mi potrei permettere un blog, che è un pò come un tamagochi. Fatto sta che abbia deciso di impegare la mia presunta ultima giornata di nullafacenza in una gita Qulturale alla summer school di metodologia a Giffoni Terravecchia. Dovete sapere che a scienze della comunicazione di materie serie ne esistono poche e metodologia è una di queste. Metodologia e tecniche della ricerca sociale, roba che ti imparano a fare i sondaggi ( e spero che nessun metodologo legga questa mia definizione della metodologia, ma insomma, per capirci). Metodologia è quindi roba seria, che fai anche i numeri e i calcoli e il compito scritto. Roba che devi studiare. Roba che molti dei megli tipi di scienze dell com se la biennalizzano, perchè fa davvero molto chic biennalizzare metodologia, ti fa sentire uno buono perchè fai le ricerche e fai davvero qualcosa di serio in questo mare di pagliacciate in cui affoga la nostra università. E metodologia è un materia tanto seria che ci fanno anche le scuole estive. Una roba di pazzi. Roba che ti spediscono per due settimane in un borgo sperduto degli appennini a imparare a fare tabelle e grafici come ci si deve. Roba da veri secchioni-chic. Perchè la summer.school è davvero una cosa molto chic e se la prendi bene si potrebbe trasfomare anche in un mini-erasmus per intellettuali. Io, che sono una che deve ottenere sempre il massimo risultato col minimo sforzo e non tengo voglio di fare niente di metodologia ho preso il mio bravo 27 e non ho biennalizzto. ( e il mio 27 è stato ampiamente meritato, perchè ho davvero studiato e fosse per me mi sarei messa pure 30). Una decisione saggia e consapevole dei miei limiti. Anche se poi ho visto che per continuare a cavalcare l’ onda della biennalizzione di metodologia che da sempre assicura quel tocco di prestigio in più, hanno biennalizzato davvero le peggiori capre dela facoltà. E mi dico che a questo punto io là in mezzo avrei fatto comunque bella figura, visto che tanto capra alla fine non sono ( e diciamolo). Alla summer school quindi c’era davvero l’ elite dell’ università, insieme a altri strani personaggi provenienti da ogni dove di Italia, da mr Sorriso Aziendale a Mago Mariano a un prof. trucidissimo con una maglietta di cotone che trasudava sudore da ogni buco. Tutti su a Terravecchia, borghetto medievale sopra Giffoni che attualmente consta di 21 abitanti, posto romantico come pochi e anche sperso come pochi. Se non si pagava ci sarei andata a fare anche io la summer school. Ma i soldi non sapevo proprio come cacciarli. E così mi vado a fare un gita di un giorno solo insieme ai miei amichetti Marco e Sari. Giretto per il pase, pranzo al ristorante gentilmente offerto, pennichella pomeridiana e cantata in macchina da vero ritorno dalle gite, una vera pacchia mentre gli altri si lambiccavano su distribuzioni di frequenza e percentuali di riga e di colonna. Con i peggiori elementi che continuavano a parlare di queste cose anche a pranzo. Roba che ti veniva voglia di roversciargli gli scialatielli ai funghi porcini in testa. E poi pensavi che là era riuniti i peggiori secchioni di tutta italia e allora ti versavi un altro bicchiere di vino e pensavi che anche tu in fondo sei una piccola e potenziale secchiona solo che ci tieni a nasconderlo accuratamente. M questo è un discorso troppo lungo e troppo serio per questo blog. E ptrebbe portare conseguenze poco piacevoli per la mia autostima che stamattina viaggia border-line. Mi metto a studiare. Un saluto ai miei lettori da Giffoni, a Marco a Sari e Angelica per il bel ritorno e a Felice che si preoccupa sempre che io mangi (ed è una preoccupazione sempre molto apprezzata ^_^)