Cose che i blogger americani fanno e quelli italiani no

27 September 2004

Da un libro letto in treno di cui non mi ricordo l’ autrice, solo che si chiama Rebecca.I blogger americani prima di comiciare a scrivere si iscrivono a tutti i servizi di free hosting in rete e li provano tutti per una settimana. Per un mese tengono il blog privato per provare, scrivendo cose tipo “prova 1” “prova 2” “prova 3”. Un mese per deicdere su cosa scrivere, cose su cui ci si ritiene esperti. Un altro mese per decidere se dare l’ indirizzo solo agli amici o renderlo aperto a tutti o aperto a tutti ma non agli amici. Hanno due blog, uno vero e uno di prove html. Distinguono i blog, che hanno pensieri brevi, da notebook, che hanno pensieri più lunghi. E i blog non sono diari on-line. Si scrive ogni giorno, anche se non hai niente da scrivere, perchè è un esercizio creativo e ogni giorno ti devi sforzare a trovare qualcosa da scrivere. Al blog vanno dedicate due-tre ore a sera. Il blog è essenzialmente una pagina di raccolta link, un diario delle proprie navigazioni in internet.I blogger italiani: si aprono un blog senza sapere manco che sia, cominciano subito a esternare su tutto lo scibile umano,smanettano di html direttamente sul blog senza curarsi dei devastanti effetti di pubblicazione, si scrive quando si può e quando si ha voglia. Al blog vengono dedicati i minuti rubati al lavoro o allo studio. Il blog è essenzialmente scrittura, non solo collegamenti.

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