Una vittima della società dei consumi

29 October 2004

Che io sia abbastanza vittima della società dei consumi si era capito. Ma c’è un settore particolare a cui non so resistere. Il packaging. Voglio dire, io non sono una patita delle firme e del griffato ma mettemi davanti un packaging  ben congegnato e tutte le mie resistenze crollano. Perchè io davanti allo scaffale di un supermercato subisco il crollo a picco di tutto le mie capacità neurali e comprerò sempre e solo la cosa con la confezione più colorata e più gagliarda. E possibilmente con il prezzo più alto in assoluto.
Perchè a me i discount mi mettono troppa tristezza! Questo per dire che quando sarò una casalinga mantenuta superfashion che passerà le sue giornate a scrivere sul blog e a lmarmi le unghie io comprerò solo detersivi vanish oxi. Questo fenomenale detersivo, che prima era venduto solo tramite televendite da un tipo con i pantaloni bianchi e la camicia della stessa tonalità di rosa, ha la confezione più perfetta della storia dei detersivi. E non può che essere il migliore al mondo. Io ne ho appunto un barattolino sulla scrivania di casa e uno sulla scrivania d’ ufficio. A proposito, stamattina ho arredato la scrivania dell’ ufficio dotandola di: portapenne con le rose rosse e dentro la penna di peluche, i bastoncini per i capelli, un bastoncino di zucchero colorato, la penna col cuore che si illumina, la penna col cuore di pelo; blocchetto di fogli di hello kitty, barattolino di vanish con dentro le caramelle e il collirio per gli occhi e un uccellino di carta appeso ai cavi di rete. (Uff, ma perchè parto da una stronzata e arrivo sempre a un altra stronzata?)

 


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