Molto spesso una crisi è tutt’altro che folle

12 December 2004

Camilla è stanca. Fisicamente e mentalmente. La sera ha sempre mal di testa e non le va più neanche di uscire e si mette sempre a letto alle undici leggendo Orgoglio e Pregiudizio. E’ stanca di dover essere sempre ironica e divertente e di fare la parte di quella che fa la scema quando scema non è. Allora pensa di voler sospendere il blog ma la mattina si alza e legge una scritta dietro alla confezione di pangoccioli che mette a riscaldare per la colazione e comincia mentalmente a scrivere un post. E allora capisce che il blog non lo può sospendere. Allora decide che deve rinnovare il template, perchè questo l’ ha stancata e le condiziona troppo la scrittura. Ma mica posso scaricarmi uno di quei template tamarrissimi con diddle da template per tutti…E allora c’è da lavorare di html e disegnare. E c’è un presepe postmoderno da finire prima che arrivi Natale, e una tesi da finire prima che arrivi febbraio e una stanza da mettere in ordine prima che arrivi mia mamma.E intanto tutto intorno è Natale e si accendono le luci sugli alberi e l’ ingresso di casa mia odora del borotalco messo sul presepe. A Fisciano piove e io entro in macchina e aziono il tergicristalli pensando a quanto mi manca una mansarda rosa e la neve. Penso alla copertina da disegnare per la tesi e penso che non mi va affatto di laurearmi e cercarmi un lavoro e che magari preferirei sposarmi. Con un bel vestito crema a meringa con la gonna tanto larga da non passare per il portone della chiesa e i fiori nei capelli. O penso che vorrei aprirmi una libreria, molto piccola e dove non si vendono i libri di Paulo Coelho e neanche le barzelette di Totti. Oppure fare la bibliotecaria. Ma non voglio fare la giornalista. E neanche l’ organizzatrice di eventi.Stress da linea d’ ombra.

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