Il ritorno della giovane studiosa

3 January 2005

La felpa me la sono messa, la penna nera uniball vision elite è al mio fianco, sotto al leggio, la mia pella è perfettamente felice e idratata e gli occhiali sono puliti con cura. Al mio fianco destro la bottiglia d’ acqua che devo bere tutta entro pranzo per iniziare la mia dieta diuretica disintossicante dimagrante. Lei e la sua particella ci facciamo compagnia. C’è solo un piccolo particolare. Ma io che tesi stavo facendo? Era sul significato simbolico dei testi delle canzoni dei Beatles o sull’ingrandimento del pollice nelle nuove generazioni?P.S. : forse come in tutti i blog che si rispettino dovrei raccontarmi il mio capodanno. Beh, eccolo: mi sono vestita come una pereta anni 80 poi io e il ragazzo siamo stati qua con la parentela a mangiare tartine col caviale e bere martini mentre mia nonna ci schifava perchè bevevamo e io avevo la pancia da fuori. Abbiamo ammirato le botte di Peppino il Suzzuso che ogni anno spara tutti i soldi delle pizze e così a sparare il razzo più alto di tutti si sente un uomo molto virile. I parenti non avevano comprato le botte per mandare i soldi ai maremotati. Cosa giusta. Ma io e il ragazzo siamo due tamarroni e ci siamo comprati i frizzi frizzi le mazze che sparano le palline le girandole e i triangolini psichedelici. E pure i vulcanini di coriandoli. Roba da far impallidire l’ artiglieria pesante di Peppino. A mezzanotte come da rituale mia nonna si è messa a piangere e noi ci siamo messi a sparare le nostre botte pesanti fuori al balcone mentre la signora del piano di sopra buttava le bombe e io le gridavo:” signò, voi una cosa avete iettà! Chill cu cazzo ‘e cd ‘e Scugnizzi”. Dopo io mi sono imperetata ancora di più, gonfiata la mia pettinatura all’ ultimo dei moichani, messa il rossetto scuro e me ne sono andata speratiando in giro.

×