Attenzione! Questo è un post serio!

7 May 2005

Due anni fa, era proprio una primavera come questa, io ero a Salerno aspettando che il mio ragazzo bello nuovo tornasse a casa da Padova. Il mio ragazzo bello nuovo, il caro Jaffa, era a Padova per un operazione alla schiena. Io lo sapevo che era un’operazione seria, e l’avevo capito ancora di più quando ho visto che lui era rimasto addormentato per una settimana; quello che non sapevo era che il mio ragazzo bello nuovo con quale andavo girando in motorino aveva ottime probabilità di tornarmi su una sedia a rotelle. Certo non puoi dire a una ragazza con la quale stai da dieci giorni: “ciao cara, io vado, non so se torno in piedi”. Se Jaffa avesse avuto questa malformazione cinquanta anni fa sarebbe morto coi polmoni stritolati dalle costole, se l’avesse avuto anche solo cinque anni fa sarebbe rimasto per tre anni nel letto con la schiena ingessata. Invece è tornato sulle sue gambe e per qualche mese ha dovuto solo portare splendidi bustini alla mouline rouge con tremila laccetti. Io gli mettevo il bustino me lo caricavo in macchina e me lo portavo a Salerno. Adesso lui non può fare la capriole e non potrebbe neanche prendermi in braccio ( ma lo fa lo stesso) e non può andare sulle montagne russe, ha una cicatrice lungo la schiena che racconta sempre gliel’ha fatta uno squalo in austriala e deve solo stare bene attento a non prendere brutte cadute Cosa sarebbe successo se il dottore si fosse distratto per un microsecondo durante l’operazione e avesse leso il midollo spinale? Quello che succede a tantissimi ragazzi: un tuffo sbagliato, un incidente, e ad un tratto ti ritrovi dall’altra parte della vita. Dalla parte di chi la vita la guarda da fermo mentre tutto gli gira attorno.E attorno cambiano tante cose. Camilla sarebbe rimasta con Jaffa se lui fosse tornato su una sedia a rotelle? Se la sarebbe sentita dopo dieci giorni che stavano insieme, a 22 anni? E così tante ragazze spariscono, e tanti amici pure.Perchè sembra una malattia irreversibile, qualcosa per cui non ci sia più niente da fare, meglio rassegnarsi. E invece no.Solo qualche anno fa Jaffa sarebbe stato un condannato a morte. E allo stesso modo oggi le lesioni al midollo spinale hanno possibiltà di essere curate. Ma bisongna tirarsi fuori da questo pantano di impasse che croniche mancanze di fondi, questioni etiche e morali, blocchi ideologici, disattenzione dei media, stanno costruendo attorno alla ricerca scientifica in Italia. Per questo oggi drink pop vi chiede un attimo di coscienza: c’è un sito, costruito da ragazzi che alla paralisi non si sono arresi e che non hanno intenzione di passare la loro vita davanti alla televisione, che raccoglie adesioni morali per la loro battaglia. Non si tratta di raccogliere fondi, ma di portare il problema della ricerca sulle lesioni del midollo spinale all’attenzione generale. Perchè sappiamo tutti benissimo che se un problema non è sotto l’attenzione dei media è come se non esistesse. E alla fine un blog può essere utile non solo per sparare le proprie cazzate quotidiane.Perciò, via tutti di corsa su Tutti in Piedi. E già che ci siamo, andate anche a votare al referendum sulla legge 40. Votate e poi andate a mare.

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