Parte finale e bloggabile di un pippone esagerato che mi sono appena tirata con word

2 June 2005

Io da piccola ero di una curiosità invadente. Appena ero sola in una stanza dovevo passare in rassegna tutti i cassetti che c’erano. Frugavo ovunque E ancora adesso datemi un cassetto da esplorare e sono felice. Il mio divertimento in certe sere d’inverno era far cacciare a mia nonna tutto ciò che aveva in ogni singolo cassetto. Fasci di stoffa, borsa di pelle dall’odore fortissimo, gioielli alla naftalina, pacchetti di dieci lire attaccati con lo schoth. E poi le bomboniere. La smania di mia nonna per tenerle ancora confezionate e la mia smania per aprirle ele leggere il bigliettino dentro (come se poi ci potessi trovare qualcosa di diverso da “Giovanni e Maria 2/07/1986). Salivo ogni sera da mia nonna e se non era la sera dello scaratta il cassetto si ascoltavo i racconti della marcia in grecia sulla neve di mio nonno soldato. (quasi tutta la mia generazione ha avuto un nonno soldato con dei racconti di guerra, adesso mi sembra strano che i nonni non raccontino più le storie della guerra mondiale). Poi venne il periodo degli altari. Era un gioco bellissimo: con tavolini da terrazzo, merletti vari, bomboniere di fiori di capodimonte e madonne souvenir di Lourdes e di Fatima allestivo degli splendidi altari di preghiere. La mia preferita era certamente la Madonna con l’aureola che se attaccavi la spina si illuminava (all’epoca Padre Pio non si portava ancora).Altri giochi di casa di Nonna Camilla: il campanaccio che sembrava uscito da uno del pubblico della corrida, ( credo fosse di una pecora massaquanense) il mazzariello con inchiodati e sopra la foto di un qualche sperduto borgo calabro, il ferro da stiro che si metteva il carbone dentro, e il coso (come mai si chiamerà?) per filare la lana. Poi venne l’età che la cosa che più mi faceva pariare di casa di mia nonna erano i gente e gli oggi che le regalava la vicina di casa. ( perché con mio sommo dispiace mia mamma comprava solo la repubblica e epoca) ( che comunque mi piaceva tantissimo “epoca”) ( che poi io a dodici anni avevo la smania dei giornali, accompagnavo mia mamma dal dottore solo perché sapevo che nella sala d’aspetto c’erano i giornali) ( e oggi odio quando sto dal dentista mi chiamano mentre sto leggendo un articolo. Di solito poi quando esco rubo il giornale)

×