Gli chalet a Castellammare

10 August 2005

Noi siamo sorrentini, e in quanto sorrentini abbastanza schizzinosi, e in quanto schizzinosi abbastanza diffidenti in linea di massima verso Castellammare. Eppure Castellammare di Stabia (dove per altra parte io ho ampi trascorsi..) è una fantastica città dal divertimento a basso costo, che sempre più stiamo scoprendo (e io riscoprendo).Prendiamo gli chalet: gli chalet sorgono in quel quartiere residenziale e benestante che è l’Acqua della Madonna, diciamo i vicoli spagnoli di Castellammare. Sono dei “deliziosi” ristorantini coi tavolini affacciati sulle chiare fresche e dolci acque del porto (dove molti giurano di avere visto il famoso pesce a tre occhi dei simpsons). Essi sono composti da: un baracchino che fa da cucina e una ventina di tavoli di plastica. Tutto an plein air. Servono esclusivamente: impepate di cozze, spaghetti a vongole, caponata ( pane duro ammollato nel pomodoro), insalata di polipo e pasta fagioli e cozze. In genere vengono chiusi dall’Asl per motivi di igiene ogni quattro anni, come i mondiali di calcio. Sono tutti a conduzione familiare: moglie in cucina, figli che servono ai tavoli, padre che chiama i clienti dalla strada, nonna che vende i taralli alle macchine, fratocugino che fa il parcheggiatore occupando con le sedie di plastica i posti davanti agli chalet per tenerli per i clienti. Solo allo chalet Annamaria: il più grande, è arrivata qualche polacca. Per il naming abbiamo due tendenze: conservatore e progressista. I conservatori si chiamano Mimì, Immacolata, Annamaria, Marechiaro. I progressisti hanno nomi più trendy, come Il Grande Fratello, Uomini&Donne, Saranno Famosi. Noi siamo clienti affezionati del Grande Fratello ( fra Castellammare e altro entroterra ho contato almeno cinque bar dal suggestivo nome Grande Fratello). Allietano la serata venditori ambulanti con carretti stile discotesca dove i padri comprano le pistole a piombini ai figli. Poi mettono la lattina di Coca-Cola sul muretto del porto e il padre insegna al figlio a colpirla. Là stasera abbiamo mangiato: frittelle di alghe con crocchè, bruschette al pomodoro, spaghetto con vongole e cozze, impepata di cozze bottiglia di vino e limoncello finale per 9 euro a testa. Mentre i sorrentini stavano a bersi il cocktalino pieno di ghiaccio a 10 euro. Castellammare è proprio una grande città.

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