Dell’odio profondo verso il mio parrucchiere

8 September 2005

Erano i mesi elettrici e veloci del ventesimo secolo che tramontava, dissolvendosi nei fumi di nicotina, colorandosi con le bombolette spray per dipingere Carlotta Honda Sky di azzurro e rosa, sonnecchiado durante le ore di linguistica. Esplsione giovanile in piena fermentazione, dopo anni di turbamenti romantici, ero finalmente giovane e adolescente. Fisciano era un cantiere e io cercavo disperatamente di essere quanto più punkabestia possibile per la disperazione di mia madre che vedeva la figlia girare orgogliosa in anfibi viola calze verdi gonna fucsia scaldamuscoli gialli. Ma ci voleva qualcosa di più, un segnale più forte. Stava arrivando l’anno duemila. E l’anno duemila era blu elettrico. Decisi così che il duemila mi avrebbe vista brindare con capelli blu elettrico. E la mattina del 31 dicembre mi presentati di buon ora da Tito dicendogli: “voglio i capelli turchesi coi colpi di sole argentati”. E così fu, si diede il via a un atroce processo di scoloritura totale, con me felice e orgogliosa fra sciami di ragazze con le cartine per i colpi di sole biondi e signore coi bigondini per la permanente. Alle sei di sera uscii dal parrucchiere come la fata turchina pronta a una clamorosa entrata al veglione di famiglia. Portaii i capelli così per un paio di mesi, conquistandomi in tal modo una duratura fama all’università. Poi mi stancai perchè era troppo complicato vestirsi e non avevo abbastanza abiti bianchi per potermi vestire ogni giorno da principessa elettrica delle nevi, personaggio da me creato.Passai allora al rosso fuoco, che col blu sottostante si arricchì di interessanti riflessi verdi. E poi al viola. E poi al rosa arancio. Tagli corti assimetrici,sempre del genere “mi sono pettinata con le bombe a mano”. Il mio parrucchiere mi adorava. Sapeva che con me si sarebbe sempre stato da divertirsi.Ma da quando è subetrato il lento processo di imborghesimento lui ha cominciato ad odiarmi. Vado là chiedendogli giusto un aggiustatina alle punte, un colpo di sole biondo, un ritocco al taglio. E lui ogni volta mi vorrebbe tagliare i capelli solo da un lato, rasandoli sotto e colorando le punte di fucsia, mentre io difendo a spada tratta il mio boccolo biondo modello Jen Lindley sesta serie, così duramente conquistato.Ma nello stesso tempo, mentre lui mi accusa di essere diventata noiosa , io penso che ha perfettamente ragione. Per questo lo odio.

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