La storia delle malefiche scarpette assassine e dell’aura fantozziana di Camilla

23 September 2005

Guardate che amore di scarpette. Proprio carine eh? Ballerine basse basse con la punta tonda tonda. Un amore. Basse uguale comode, pensava Camilla. Giovani carine e trendy, proprio le scarpe della perfetta stagista. Così tutta felice del suo acquisto le indosso per andare a Fisciano. All’università di Fisciano. Dove trova le macchine a castello nel parcheggio dell’univ, con smart messe in verticale vicino agli alberi e seicento parcheggiate in bilico sul marciapiede. Ma lei è più furba! Lei dopo 6 anni sa che in questi casi bisogna mettere la macchina in mezzo al paese per non rischiare multe e carri attrezzi. Tanto lei ha le scarpe comode! Può camminare! “Trallalà, trallalà, come è bello passeggiar, in mezzo ai prati, con le scarpette” Trallalà trallalà appena arriva si rende conto delle fastidiose piaghette che si cominciano a formare. Ma per il momento la situazione è ancora sotto controllo. Ma zack! Appena si alza dopo aver riempito tutti i moduli che le servivano si rende conto di avere un’invalidità deambulatoria del 100%. Assolutamente non riesce più a camminare. Le piaghette hanno cominciato a sanguinare. La macchina è lontanissima. C’è una sola soluzione. Via le scarpe. Lei. Lei che non si mette le infradito perchè le fa schifo camminare coi piedi così vicini al terreno. Lei che non cammina a piedi nudi manco a casa sua. E così trallalà trallalà, con le scarpe in mano se ne va a piedi nudi per tutta Fisciano, coi gli occhi piantati bene a terra attenta alle cacche di cane. Ma non può fare a meno di notare come tutti le guardino le scarpe che ha in mano chiedendo che bisogna c’era di levarsi delle scarpe così basse e così tonde. Da oggi in poi solo tacchi a spillo.

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