Sempre meglio che lavorare

28 November 2005

Chiariamo subito una cosa. La mia vita dal lunedì al venerdì ha anche degli aspetti positivi. Molti aspetti positivi. Per esempio la pausa pranzo alla Feltrinelli quando riesco a fare una pausa pranzo. Solo per fare un esempio. Ma ce ne sarebbero molti altri. Solo che ora non mi vengono in mente. Quello che però volevo dire è un’altra cosa. Quello che io non capisco è perché così tanti giovini di oggi (ma anche di ieri) vogliono fare i giornalisti. Anche io volevo fare la giornalista. Dai sei ai diciotto anni. A otto anni redigevo Milla News, giornale di infoteinment direttamente da Sant’Agnello. Poi ho capito che effettivamente fare la giornalista è un mestieraccio e c’è ne sono di molti più fighi. Tipo la pubblicitaria. O l’addetta marketing. O la web-writer. O la desperate housewife. Tutta roba con orari migliori e che non ti fa venire in testa l’alopecia da stress. Solo che succede che mentre tu pensi che la giornalista non la vuoi fare, al massimo la redattrice di una casa editoriale, ti ritrovi a farlo. E però intanto che mediti su quanti mestieri trendy ci siano al mondo scrivi. Non è che tu ci metta tanto impegno a passione. Ma scrivi. Ti dicono che sei bravina e ti chiedono di continuare a scrivere. Così ti ritrovi con tutti gli articoli pronti per l’ambitissimo tesserino, che da un anno per pigrizia, scarso interesse e ancora più scarsa voglia di pagare le tasse non prendi. Con ancora meno impegno intanto ti sei laureata. A quello però ci tenevi veramente, anche se è stato più facile del previsto. E entri nel magico mondo della disoccupazione. Poi, puff. Arriva uno stage, capita nelle migliori famiglie, si diceva tempo fa da queste parti. E ti ritrovi a scrivere. Due pezzi al giorno. Due a volte tre. Pezzi che non leggeresti mai e che guardi con sarcastico distacco ( capita nelle migliori famiglie) Ma intanto scrivi. E guardi i giovani che passano nel corridoio che vogliono fare i giornalisti e vengono qui a chiedere collaborazioni e praticandati. E ti chiedi perché non vanno a fare mestieri più fighi. Però oggi è sabato mattina. Io ho acceso il computer e ho cominciato a scrivere. E la risposta è tutta qua.

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