Bar Sport 2005

10 December 2005

Il bar Cris è un luogo magico, una situazione surreale che consente alla vita di andare avanti, nonostante i tornanti e il mal di pancia. Il bar Cris, è pieno di fumo, e alla cassa c’è una signora grassa che rimpiange i tempi che furono e maledice il governo. Seduto di fronte, in uno spazio angusto, un uomo con una pipa e un orgoglioso borsalino blu elettrico. No, il bar Cris non è solo il caffè o la pizza da chiamare. E’ un luogo in cui l’anima tocca il fondo dell’urbanità e della vita quotidiana. Si, viva il bar Cris…( da un anonimo commentatore)Il Bar Cris non esiste. Il Bar Cris in realtà è solo una voce che risponde al telefono. Potresti girare ore attorno ai vicoli di Piazza dei Martiri ma non troveresti mai il Bar Cris. Perché il Bar Cris non si chiama Bar Cris, si chiama Bar Au Lait e sugli scontrini c’è scritto Bar Maddalena Panico. Il Bar Cris è il bar più sfigato di tutta la zona di Chiaia e non capisci perché noi ci riforniamo sempre da quello. Il Bar Cris a volte brucia il caffè e altre volte te lo manda vecchio. Fa odorare l’acqua di caffè e le pizzette possono mangiarle solo stomaci allenati ad anni e anni di junk food. Si dice che le pizzette del Bar Cris abbiano ucciso quattro caporedattori, due grafici e sei stagisti. Secondo voci di corridoio una volta una pizzetta ha preso possesso dell’attuale web-master trasformandolo nella reincarnazione di Carrie la bestia della pizzetta. Si è dovuti chiamare la chiattona del bar cris per tentare uno speciale esorcismo e liberarlo dallo spirito diabolico della pizzetta che lo stavo colonizzando. Da allora in poi non ha più toccato una pizzetta e si nutre esclusivamente di barrette peso-forma. I ragazzi del Bar Cris non esistono. Sono solo ologrammi.

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