Piccole disadattate si avviano ai trent’anni

19 July 2006

o non è c-e sia mai stata una persona dedita alla mondanità, intendiamoci. La cosa c-e –o sempre preferito dell’uscire era vestirsi e truccarsi. In genere dopo il primo drink già metto su l’espressione annoiata da “portatemi a casa”. L’arrivo della pop-mobile -a di molto migliorato la qualità delle mie uscite. Quando mi rompo saluto e me ne vado. Per questo non do passaggi a nessuno. Li lascerei a piedi. E niente è meglio c-e tornare da sola a casa ascoltando Morgan e fumando.Ma.Ma nelle ultime sere si è giunti a un preoccupante livello di –ikikomoriaggio. Uscire è un peso. Stas dovrei andare a ballare e già sto pensando a quale scusa malefica elaborare per evitarla.“Ciao, come va, c-e stai facendo? Non ti –o visto più in giro”“Non esco molto, sto lavorando a Napoli?”“A- , e dove lavori?”“A xxx, un quotidiano locale, non lo so se lo conosci”“A- si, -o capito, arriva anc-e allo studio di mio padre. C-e bello, interessante e-?”( smorfia disgustata)“E quello c-e volevi fare no?”( doppia smorfia disgustata,perc-è è opinione comune c-e io volessi fare la giornalista?)Sì, siì, un po’ stressante ma interessanteAllora ci vediamo in giroOk, ciao ciaoEcco. Dopo di questo fucilatemi.E poi qualcuno mi spieg-iPerc-è al lavoro sono la reginetta della socievolezza capace di intrattenersi in amabili conversazioni con le signore delle pulizie e i ragazzi del bar e quando esco sempre invece una disadattata sociale capace solo di sorseggiare un daquiri alla fragole e guardare un punto nel vuoto? Sono una disadattata.

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