Piccole idee per una vita migliore

6 September 2006

Io ci penso da quando ero piccola e che ritorna in momenti di smarrimenti. Nascere amish. Quei tipi che vivono nelle praterie americane e non hanno la televisione perchè devono vivere come se fossero nell’ottocento ( che poi non capisco, perchè il signor Signore avrebbe dovuto decidere di fermare il tempo nell’ottocento e nel Medioevo o nel tardo impero? ). Mi farei le trecce appuntate sulla testa e dovrei preoccuparmi solo di imparare la Bibbia a memoria e cogliere le patate.Ma forse dovrei anche spalare la cacca delle mucche e niente Vanity Fair ma neanche Famiglia Cristiana. Però avrei la vita già scritta e non dovrei scegliere. Non sarei mai una di quelle amish coraggiose che partono col fagotto in spalla alla scoperta del mondo. No, sposerei Johnn, il fattore di Green Gables e vivremo felici e contenti coi nostri dodici bambini biondi e la domenica andremmo in chiesa coi colletti bianchi inamiditi e io metterei le torte di mele a raffreddare sul davanzale. E secondo me le amish non si depilano manco. Ma forse dopo un po’ mi stuferei di leggere solo la Bibbia.E allora potrei andare a vivere in una comune fricchettona. Di quelle dove ci stanno le persone che assomigliano ai trolls. Non mi stirerei più i capelli e lascerei il sopracciglio selvaggio che è il mio forte. Quelli possono leggere tutto ma non potrei mica farmi sgamare con Cosmopolitan in mano. E poi quelli si mangiano il formaggio di capra, e a me il formaggio di capra mi fa schifo. Tutto il formaggio mi fa schifo. E si lavano i capelli con le uova e mica con l’ultra dolce. E il libero amore non è che mi piaccia tanto. No, no,E allora c’è l’altra mia fantasia ricorrente. Suora di clausura. Il mattutino alle 4 di notte con il gregoriano che ondeggia sotto le volte, il ricamo silenzioso, la luce del vespro che filtra dalle vetrate colorate della chiesa. Pace. A ottobre mi vado a fare un ritiro spirituale di qualche giorno. Lo dico da troppo tempo. Chissà se ti danno anche il vestito. Io ci voglio mettere una decalcomania di Santa Maria Goretti sopra. Però non ho mica ancora deciso che nome prendere.Oppure oppureSignora con le perle, moglie dell’avvocato, taiuller di Chanel, organizzatrice di cene di beneficenza. Una collaborazione con un femminile per dimostrare al mondo la propria autonomia. Perfetto.

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