Generazione 1/2

3 November 2006

(post dedicato alla socia Alda F. per tutte le serate in calzettoni a righe e passate di smalto)C’è stato un tempo in cui si dava una lettera alle generazioni. La generazione x. Poi è arrivato quel romanzo on-line “generazione mille euro”. Qualche anno in più di noi, il doppio dello stipendio. Noi siamo la generazione ½, la generazione frazione. Abbiamo un’indipendenza a metà, un mezzo fidanzato, un lavoro che non è un lavoro ma uno stage. E quando abbiamo un mezzo stipendio per tre mesi e un appuntamento per il week-end ci sentiamo appagate dalla vita. Le radiazioni di chernobyl si sono infilate dentro di noi in prima elementare e ci hanno frammentato il cervello. Non riusciamo a stare sedute sul divano a guardare solo la televisione. Nel frattempo dobbiamo rifarci le unghie e parlare dei massimi sistemi. Scriviamo blog ma non saremo mai capaci di scrivere un romanzo. La sera ci togliamo gli stivali di pelle nera con i tacchi, ci buttiamo sul letto, lo stesso di quando avevamo tre anni, restando con i calzettoni a righe colorate. Ci chiediamo se una vita di mezze cose potrà mai essere una vita intera. E pensiamo a tutte le volte che invece le cose intere ci hanno fatto fuggire via, spaventate dalla chiusura del cerchio, dall’alta definizione, dalle frecce di direzione. Non definiamo niente a andiamo avanti così senza manco chiederci mai dov’è che mai stiamo andando perché tanto lo sappiamo benissimo al massimo possiamo decidere verso le sei di sabato pomeriggio cosa fare la sera. E manco…Carrie in ogni puntata si mette davanti al mac dà un tiro di sigaretta o butta giù una domanda. A noi hanno tolto anche i punti interrogativi. Ci restano solo i puntini di sospensione…

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