Il fantasma dei Natali passati

24 December 2006

Ti svegli con gli altoparlanti istallati in piazza che suonano “ And so this is Christmas, and a happy new year…”.

Ti svegli con il vociare della gente per strada in cerca degli ultimi regali.

Ti svegli con una telefonata che non ti aspettavi.

Ti svegli con i lucciconi negli occhi.

La solita cara vecchia malinconia del fantasma dei Natali passati (saranno mai esistiti?) Quando Babbo Natale suonava con la campanella sotto il balcone della camera da letto e una ciurma di abiti di velluto otto anni con codine bionde cominciava a urlare di gioia.
Quando seduta nel buio di un soggiorno con le lucine dell’albero di natale accesso guardavi fantaghirò in televisione e per la prima volta quella malinconia dolce e strisciante che ancora non sapevi darle un nome ma era già lì e sapevi che sarebbe rimasta in ogni natale di soggiorni bui e lucine accese.
Quando nel violetto buio e solitario i due si baciavano nell’angolo del portone e Chopin discese dalle mansarde di Dio e ti colpì alla nuca facendoti grande e infelice per sempre.
Quando per la prima volta comprasti un regalo di Natale per un lui e lui amava un’altra e sarebbe andato con lei in giro per i negozi il pomeriggio della vigilia lasciandoti con le mani gelate ad aspettarlo su una panchine fredda e un pacchetto dorato e luccicante affianco.
Quando all’improvviso Babbo Natale cominciò a non arrivare più e i regali si scartavano sotto l’albero ognuno a casa sua.E quando il pomeriggio di Natale tutti sono satolli e si sta sul divano a guardare le fiamme del caminetto e tutte le tue cugine cominciano a prepararsi perché il ragazzo le sta venendo a prendere.
Scarti un lindor anche se ormai sei disgustata e rimani a guardare le fiamme ed è tutto come una giostra che continua a suonare brillare girare in un luna park deserto.

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