“Esimiti da qualsiasi impresa che richieda l’acquisto di nuovi capi di abbigliamento”

23 January 2007

Cosa fa il sabato la postadolescente pretrentenne stressata oberata dal lavoro che vede la sua giovinezza andare alla deriva tra planning e riunioni in un posto dove non si sente valorizzata e dove la sa di non fare ciò che le viene meglio? Invece di starsene a casa a preparare spettacolari curriculum e portfoli per il lavoro dei suoi sogni il tipico esemplare di femmina stressata va a sfogarsi nel Grande Centro Commerciale dell’hinterland napoletano. Scopo dell’andata era comprare un paio di scarpe di ginnastica il cui possesso le avrebbe consentito di frequentare in pausa pranzo la palestra della femmina in carriera trentenne che non ha tempo la sera di andare in palestre sita al centro direzionale.Voglio dire. Ci credete davvero che sarei stata capace di scendere la mattina alle sette con la borsa, staccarmi dal computer all’una e mezza correre in palestra cambiarmi fare la lezione farmi la doccia vestirmi e essere di nuovo in posizione alle tre ritornare a casa a orari imprecisati, tipo nove e un quarto, disfare la borsa, mettere la roba sporca a lavare, rinfilarci la roba pulita dentro? Io no. Non ci credo. Ma ci si poteva provare.In ogni caso. Arriviamo al Grande Centro Commerciale Sportivo Tutto per Tutti gli Sport ( da qua in poi Gcc )1) Presa visione dello scaffale dei bubbazzoni sostituvi del pasto energetici proteici dieteci. Acquisto di numero sei di barrette al cioccolato da 88 calorie a barrette da mangiare quando non si ha tempo di mangiare. Ne ho mangiate due oggi. Fanno schifo. Non mi hanno saziato manco il quadrante inferiore destro dello stomaco.2) Sosta davanti alla parete con i roller. Io ho sempre voluto i roller! Sono una Grande Pattinatrice Inespressa! Proviamo i roller. Giro nel Gcc con i roller.3) Presa visione del reparto scarpe da ginnastica. Le scarpe da ginnastica sono tutte brutte! E quelle belle costano 80 euri. E’ contro il mio codice deontologico spendere 80 euri per un paio di scarpe da mettere in palestra. E anche per un paio di scarpe da ginnastica in generale. Se poi spendo 80 euro per un paio di scarpe da ginnastica mi sentirei obbligata a metterle, e se sono belle magari ci prenderei anche gusto. E non se può fa. Credo che il mio paio di Adidas Stan Smith bastino e soverchino e faranno una splendida figura in palestra.4) Presa visione dei completino da palestra. Voglio spendere 5 euro per la maglietta e 7 per il pantalone. Non di più. Niente che rispetti le condizioni. Ma i cinesi dietro al Vasto non le vendono le cose da palestra? Devo controllare meglio. ( a proposito, ho comprato tre vestiti cinesi da 12 euro l’uno e mi fanno sembrare una femmina troppooo chic ). Acquisto di un pinocchietto viola di sette euro.5) Prova rimbalzo con tutte le palle in esposizione. Gara di canestri con un bambino. Persa clamorosamente.6) Arrivo all’angolo ginnastica ritmica. Il nastroooo! Io ho sempre desiderato il nastro! Come quello di Hilary o Hilary che armonia Hilary! Acquisto compulsivo del nastro. Chi bambina non ha mai desiderato un nastro? ( per lo stesso concetto del desiderio infantile inespresso ) l’anno scorso mi comprai un violino cinese alla feltrinelli a 49 euri. Dopo due giorni sono saltate due corde. Non ho mai avuto il coraggio di portarlo da qualcuno a farle cambiare. Mi sputerebbero in un occhio, sono sicura. Qualcuno ha osato dirmi che quel violino è uno splendido posacenere ma intanto con lui mi sono fatta delle magnifiche foto ).7) Acquisto razionale di un cerchio con cui fare hula hop e restringere quindi il giro vita. Farà una vita di 58 centimetri con dieci minuti di esercizio al giorno. Acquisto razionale di una corda per saltare ( scoprirà in seguito che è una corda per bambine e quindi troppo corta e mi posso anche arravogliarci dentro )8) Nella sezione Tutto per il Campeggio ( l’unica che non ho degnato di uno sguardo che io ho dormito una notte sola in tenda ed è un’esperienza che non voglio mai più ripetere in tutta la mia vita presente e futura ) un’illuminazione. “Che me ne faccio di un paio di scarpe da ginnastica se posso comprarmi i pattini? Me li porterò al Centro Direzionale e andrò a pattinare in pausa pranzo e la gente mi chiamerà “la ragazza bionda che pattina “ ( o anche “quella che non sta buono con la capa ) Mi sembra estremamente fattibile. Mi porterò una maglietta di ricambio e il pantacollant e mi cambierò le scarpe giù dal portiere. ( voglio dire, farlo in ufficio sul parquet nuovo e prendere l’ascensore con i pattini mi sembra troppo ). Sarà bellissimo pattinare sotto le torri dell’Enel e la gente mi chiamerà “la carolina kostner del centro direzionale”.9) Prova di tutti i pattini esposti con sgommate nei corridoi. Acquisto dei più economici recanti la scritta “adatti per le adolescenti che si avvicinano allo sport”. Tutte le ragazzine del Gcc cominciano a provare i pattini con me. Già mi vedo lancerò un nuovo trend e tutte le vrenzole dei call center mi verranno dietro. Sarò la Forrest Gump dei roller. Si si si…

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