Tanto per scrivere

21 May 2007

Dicono che dovrei scrivere un nuovo post. Dicono. Dicono che dovrei raccontare qualche mia nuova divertente storia da Brigedt Jones della costiera. Ma chiariamoci. Io sono più magra di Bridget Jones. E abito in penisola e non in costiera. Mi dico che la costanza non è certo una mia virtù, ma siamo on-line da tre anni consecutivi (a parte la breve parentesi dell’inverno scorso) e allora vuol dire che il blog è proprio una cosa mia, più, certo, molto di più delle foto su flickr di me in costume da uploadare ogni lunedì dopo essermi appiallata la pancia con photoshop per dire al mondo guardate che week-end felici che passo e io sto al mare e voi in città gne gne gne.Quello il problema è che a me gli incipit vengono in mente la mattina nel treno tra Ercolano e Portici Via Libertà. Solo che adesso c’è Ornella che prende il treno con me e allora parlo con lei e non mi vengono più in mente gli incipit.E per il resto del tempo dormo mangio litigo raggiungo il perfetto grado di abbronzatura calcolo le rate mensili a nome di mio padre per un mac portatile che mica le fanno i finanziamenti co.co.pro? dove sono gli incentivi promessi in finanziaria?E poi penso che sarebbe ora di cambiare le canzoni nell’i-pod, bevo caffè shakerato seduta al bar Franco con la brezza profumata di munnezza che spira leggera in questi giorni a Napoli, mastico le gioie e ingoio i dispiaceri.E vivo in mezzo agli scatoli del primo trasloco della mia vita. Stacco 26 anni di foto dalle pareti rosa e sono diventata una donna vintage. Se ho bisogno di una borsa per il mare apro lo scatolo e pesco un modello del 1983, quello che è capitato sopra a tutto. La borsa di Positano di paglia con lo specchietto al centro e i campanelli.Una lettera a Babbo Natale del 1984 stampatello enorme e tremolante. Il cuscinetto gonfiabile dei Puffi. Le fornarina con la zeppa. Il fiocco tricolore ( tentazione di uscire in camicetta bianca e fiocco tricolore in gola). Il quadernone con le foglie essiccate e attaccate con lo schotch della mia breve capata botanica. Un abito di Barbie collezione Missoni e il sussidiario.Ondate di tenerezza e domande esistenziali? Butto o non butto? Non butto, non butto, archivia, archivia. Archivia e inscatola. Dittatura degli oggetti.Quando ero piccola e dovevo andare da qualche parte e facevo la valigia mi dispiaceva sempre per le scarpe che lasciavo a casa. Pensavo fossero molto tristi di non poter venire con me a vedere posti nuovi.Mi succede ancora oggi.

×