Rosso, un amore che non posso

28 May 2007

Ho avuto la prima storia d’amore a 15 anni. Correva l’anno 1995. Dico, il 95, non il 75Al Cnr di Ginevra Tim Bernars Lee inventava il www. Eppure potrò raccontare ai miei nipoti (o anche a mia cugina) di quandoChiamavi a casa di un ragazzo ti rispondeva la mamma e dovevi dire“Pronto, buonasera signora, sono Camilla, c’è Marcovaldo per piacere’”“No, è uscito, come hai detto che ti chiami?”“Camilla, sono una sua compagna di classe”“Va beh, ti faccio richiamare quando arriva”Morta di scuorno. Con in più il pensiero di “dove sarà?” “ E come faccio a dirgli che mia mamma mi ha sgamato che invece di andare a ripetizioni di matematica andavo giù agli scogli a Meta con lui e con i soldi che dovevo pagare mi ci compravo la matita nera per gli occhi e il fondotinta e che quindi non mi fa uscire e non ci sarò giù alla chiesa alle sei come tutte le sere?”E manco il cordless io avevo. E il telefono era nell’ingresso ed aveva ancora il disco.( Alessandro Errico ad Amici prima versione imbracciava la chitarra e intonava “Io ti avrei dato il mondo, ma il mondo è ancora qui..)Non è che potevi dire “Ti faccio uno squillo quando sto giù da te”. E allora si doveva bussare al citofono. E tua mamma si affacciava per vedere con chi scendevi. E magari lui doveva assoldare una tua cumpagnella femmina per farti citofonare.( Noi ragazze ci compravamo le tutine blu della Onyx con i volant sullo scollo a quadrettino, piccole malvestite crescono)Di quando mettevi le due cassette nello stereo per fare la compilation a lui e dovevi stare molto attenta a quando staccava la canzone per staccare il tasto rec e calcolare a occhio se nel nastro ancora vuoto al lato A c’entrava un’altra canzone oppure dovevi passare al lato B. E passavi pomeriggi e pomeriggi alla radio a cercare tra le stazioni, nella speranza che passassero “quella canzone” . E ti ritrovavi con nastri e nastri di canzoni che partivano a metà o inframezzate di pubblicità. E in una certa scatola riposa una casetta sony da novanta minuti con i fiorellini a cinque petali disegnati sulla custodia. “Ci sarò tra le briciole della tua tovaglia o quando esplodi al suono della sveglia, ci sarò dentro l’alba che ti meraviglia e si spalanca un sole che ti abbaglia…”

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