L’eterno dillemma, i must have e il venerdì pomeriggio in ufficio

22 September 2007

Venerdì pomeriggio in ufficio. Verso la via delle quattro e mezza decido che lavorate stanca, ma lavorare davvero di venerdì pomeriggio senza che ci siano convegni il giorno dopo o progetti da consegnare è contro le più normali norme etiche e morali. Così mi alzo, esco dalla mia stanzetta singola (non so perché, ma a me mi tengono in una stanza da sola in isolamento, forse pensano che induco troppo facilmente alla distrazione), dicevo, esco dalla stanza con un mazzo finto di fogli in mano e me ne vado nell’ufficio della formazione, coacervo, come si conviene a ogni ufficio formazione, di femmine medie e mediamente non isteriche e esigitate come invece le femmine della comunicazione. E là parte l’eterno dibattito. Quanto siete disposte a spendere per una borsa?. E Meglio una gucci per la vita o una carpisa a stagione? Spenderesti mille euro per un borsa? Con mille euro a disposizione, che borsa ti compreresti? E parte la saga del luogo comune: “Alla fine se ti compri tante stronzate a stagione spendi lo stesso di se ti compri una cosa e buona”, “Quella la borsa se è di cattiva qualità si vede subito”, “Ho una borsa Prada da dieci anni è ancora perfetta”, .“Quelle con il miglior rapporto qualità prezzo sono le Louis Vuitton” . La tirocinante con felpa della ccp scuote la testa e dice che “no, per lei è una cosa immorale spendere mille euro per una borsa” ma è la prima a digitare www.hermes.com da dove parte l’altro filone di discussione:“Quante è importante per una donna avere un foulard di seta bianca di Hermes prima dei trenta?”Io lo trovo fondamentale

  • Un foulard bianco di hermes
  • Una borsa di pelle gucci, ma non quelle monogrammate, le borse monogrammate a napoli sembrano subito borse dei marocchini.
  • Un golfino di chachemere nero
  • Due gocce di Chanel n 5

La lista è da completare. Cosa deve portare in dote una donna entro il suo trentesimo compleanno per essere una vera donna di classe?

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