Scene di vita semi-disoccupata 1 Il Castore

8 December 2007

Ora che non ci si alza più alle sei e mezza di mattina ora il venerdì sera si può anche uscire. Evento prima quanto mai raro e peregrino. E partecipare così alla felice vita sociale della penisola sorrentina e aggregarmi così con tanti gggiovani del mio territorio. Che poi la serata vada sempre a finire con me seduta sul divanetto che guardo le ragazze con la schiena da fuori a 3 gradi e il capello che, magia, rimane perfettamente liscio, mentre medito un post è un’altra cosa. Io da parte mia ci metto sempre le migliori intenzioni. In particolare ieri ci ho messo un paio di scarpette di vernice nera lucida col tacco. Fornarina. Cioè, tipo, se non avessi avuto quelle scarpe ieri mica sarei uscita. Il fatto è che le volevo portare un po’ in giro. Con l’occasione che uscivo con il mio ex ragazzo preferito. Nel senso che quando esco con il mio ex ragazzo preferito i tacchi li posso mettere. Non come quando esco con il mio attuale ragazzo preferito (detto anche l’Innominababile, essendo un tipo che ha fatto come unico scopo della sua vita non apparire mai sui internet). Che detto così sembriamo Nicole Kidman e Tom Cruise. In realtà siamo semplicemente alti un metro e due vigorsol a testa (va bè, tu due e mezzo).In ogni caso, ieri sera, venerdì sette dicembre c’erano due grandi inaugurazioni. La stagione lirica alla Scala di Milano e la stagione invernale del Castore di Sant’Agnello. Entrambi eventi mondani impedibili. Peccato che l’inviata di Studio Aperto che doveva presenziare il red carpet abbia sbagliato traversa e sia alla fine fermata a mangiare una pizza da Stelluccia con il cameraman. Il Castore è quello di sempre, divanetti, illougimento e presentazione del calendario della palestra con le solite istruttrici che giocano a fare le battutone con in più un’apprezzabilissima ala fumatori con bar e divanetti così ti eviti la broncopolmonite, il congelamento della mano e l’intossicazione da stufa fungo. Sopra il pianoforte a coda il tipo del pianobar ci ha piazzato una bella pianola dove infila i dischetti e con le mani fa finta di suonare. Al microfono canta Banane e Lamponi e Un raggio di sole per te e le ragazze con la frangetta attorno al pianoforte sbattono il culetto e sono felici.Il fotografo mette in posa i gruppetti e scatta le foto per il sito.Ora, voi extrapeninsulari, mi dovete spiegare una cosa. Anche nel resto del mondo esistono i gruppi di pr che si fanno la lotta, ti inondano il cellulare di sms tipo “Ven3 stay with us! La nottte + magica della penisola è solo da noi. MusicBar Gig8 e Max6 live!!! Ti aspetto. Per info e prenota tavolo 3333…” e allestiscono fotogallery contro ogni 196/03 sui loro siti?Voglio dire, nella sola città di Sorrento contiamo: SorrentoDoc, SorrentoByNight, SorrentoStayWithUs. (complimenti per la modestia della presentazione a questi ultimi) e qualche altro che ora non mi viene in mente.Tutti pronti a offrirre una situazione raffinata e ricercata, attenta alla clientela, per un pubblico adulto e selezionato ma anche frizzante e divertente.Secondo stime del Censis nella città di Sorrento esiste un rapporto di 1a 10 di Pr-abitante.Io penso che dopo questa sto a posto fino all’estate. Dopo solo un’oretta, il mio ex ragazzo preferito, mi viene vicino e fa: “Tanto lo so che te ne vuoi andare, piglia il cappotto, io a casa tengo il gioco nuovo del GameCube che mi sta aspettando”.

×