Calcaree vs Arenarie

28 April 2008

I napoletani hanno la casa per le vacanze a Scalea. I casertani a Diamante e i salernitani a Santa Maria di Castellabate. Il mio ragazzo, che è cavaiuolo, ce l’ha a Ogliastro Marina, ridente frazione balneare di un non meglio specificato paese montano ( Montecorice, forse?).La casa delle vacanze a Ogliastro Marina è ubicata nel villaggio residenziale Baia Arena. Il villaggio residenziale proprietà privata vietato l’accesso agli estranei Baia Arena è un sogno di benessere anni settanta di villette bianche a schiere col patio davanti e il giardinetto dietro. Il piccolo status-symbol di buona borghesia di provincia per i lunghi soggiorni di mamme e bambini e papà ci raggiunge nel weekend. Le casette ora hanno i muri un po’ scrostati e il bianco è diventatato grgiolino. I bimbi ci portano le ragazze a passare il week.end che soldi per passare il week-end fuori non ce ne sono più.ma per fortuna mamma e papà hanno investito sul mattone, Benedetto ottimismo oculato degli anni settanta.Io adoro il week-end al villaggio residenziale Baia Arena. Baia Arena mi permette di fare tutto quello che la chicchissima Amalfi Coast non mi permette di fare. Alzarmi dal letto, infilarmi il costume, aprire la porta e stendermi sulla spiaggia. Con metri metri e metri di sabbia vuota attorno a me.Perché, se è pur vero che “vir o mar quant è bell spira tant sientiment…” , tra l’atto di alzarsi e quello di stendersi al sole, in Amalfi Coast, so lovely place, bisogna passare prima attraverso questi step, detti anche “stazione della via crucis per farsi un bagno”.• Mettersi qualcosa addosso sopra al costume• Prendere macchina o motorino• Farsi minimo minio quarto d’ora sindacale di traffico• Lottare per il parcheggio armati di crick e catena per il motorino contro le invasioni barbariche dell’hinterland napoletano.• Pagare l’ingresso in spiaggia che le poche libere che si sono piene di mazzamma che al confronto la serata dei balli latino americani al centro commerciale Campania di Marcianise è un ritrovo del Rotary Club.• Se non si è disposti a pagare infilare gli scarponcini da trekking per raggiungere calette situate in fondo a discese di quattro chilometri di sgarruppo sotto il sole e poi ti voglio vedere al ritorno.• Conquistare i due metri per tre di spazio vitale appesi a uno scoglio sul punto di franare.• Tuffarsi da qualche scoglio per farsi il bagno e risalire arrampicandosi a mani nude sulla roccia attenti a non scivolare sulle alghe. Nel raro caso in cui è presente riva infilarsi le scarpette di gomma per riuscire a camminare su ciottoli e sassi o abbracciare la causa del “è un massaggio plantare che riattiva la circolazione”.E così ogni venerdì da sera possibile da aprile a ottobre benedico il passaggio dai calcari alle arenarie, tra allevamenti di bufale e foreste d’eucalipto.

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