Guida wordpress per bionde

23 June 2008

Drink Pop-Sogni trash è lieta di presentarvi la prima e imperdile guida a wordpress, il cms più easy chich del mondo che vi permetterà di uscire dal mondo splinder di stelline glitterate e “vuoi essere mio amico”.

Siete bionde. Siete femmine. Nella vita non ve ne tiene di fare niente. Però volete un blog fighetto. Di quelli con grafica patinata e dominio a sé.Non avete più sedici anni, quindi windows live non va più bene. Myspace è per musicisti azzeccati e ogni pagina ci mette mezza giornata a caricarsi, Facebook e il resto dei social vi annoiano e Splinder ormai lo odiate.

Da quando ha svolto in direzione web 2.0 davvero non se ne può più.
Che sono quegli inviti “Wlemetafore, pesciolinoinnamorato ti ha aggiunto ai suoi amici. Vuoi essere amico di pesciolinoinnamorato?”. No, io non voglio essere amica di nessuno, voglio solo che la gente mi idolatri. Quindi. Se volete anche voi un blog davvero up to date Camilla è qui per spiegarvi come si fa.

Guida WordPress per Bionde

Ingredienti
• Una Postepay
• Un Mac bianco
• Un ex ragazzo grafico
• Un amichetto del cuore htmlista
• Molti sorrisi

La prima cosa che dovete fare è comprarvi un dominio e un database. Il dominio è il www. Il database lo spazio dove tenete la roba. Per fare ciò è necessario essere dotati o di carta postepay o di carta di credito. Il bonifico bancario o il bollettino postale sono troppo faticosi. Compartano file alla posta e indi per cui alzare le pacche dalla sedia. Questa roba strana si compra su aruba, che è uno che vende spazi su Internet. In sé questa cosa è una stronzata ma dovete scegliere tra vari tipi di database.

Se nell’ufficio dove fate finta di lavorare si comprano abitualmente domini, potete chiedere gentilmente alla persona che lo fa abitualmente di farlo per voi.
“Simyyyy, mi vorrei comprare un dominio per il mio blog! Ma come si faaaa?”
Io vi consigio di prendere un .com o un .net. Questo perché per prendere un .it si deve mandare un fax, detto “di assunzione responsabilità” a una specie di ente che si occupa dei siti italiani. Ciò vuol dire che se diffamate qualcuno sanno dove venirvi a prendere.
Quindi è richiesto un ulteriore sforzo, mandare un fax.
Dovete quindi spingervi sulla vostra sedia con le rotelle sotto e avvicinarvi alla stampante uso fax. “Simyyy, ma come si fa a mandare un fax???’” “ Devi premere dove sta scritto fax e fare il numeroooo” “Oooohhh”
State attenti a non mettere le crocette a cazzo su tale lettera. Io ho negato e approvato contemporaneamente il trattamento dei dati personali e perciò non me l’avevano approvata. Con un ulteriore sforzo immane ho dovuto chiamare l’ufficio,farmi dire che era successo e imandare.
Ora che avete tutto lo spazio che vi serve viene il bello. Dovete installare wordpress. Vale a dire quella cosa che è come splinder solo che è più figa ma si deve installare e configurare.
Il fatto è che voi siete sì bionde e pigre, ma anche orgogliose, e volete far vedere che siete femmine emancipate e tecnicamente evolute capaci di farsi un blog da sole. D’altra parte sta scritta da tutte le parti “Installa WordPress i 5 minuti e comincia a bloggare” Se ci vogliono cinque minuti allora non sarà complicato.
Così, vi prendete una sera libera dai vosti impegni mondani, è perfetto un martedì sera, ( che il mercoledì sta il Wine Bar, il giovedì le Nereidi e il venerdì il Castore ) vi togliete le lentine e vi mettete gli occhiali e vi piazzate davanti al vostro Mac bianco. Il Mac bianco è fondamentale, senza non siete credibili.
Per prime cose scaricate tutte le guide del tipo “wordpress per negati” e “anche tu che hai problemi con Outlook puoi installare wordpress”.
Ve le mettete in due belle finestre aperte e nella terza andate su wordpress.org e vi scaricate l’ultima versione, c’è anche quella in italiano.
Ora viene il bello. Dovete prendere un file di quelli, sono file di txt in .php e modificare dei parametri. Ci mettete il nome del vostro database la vostra password, salvate e rinominate. Questo nelle guide è scritto molto bene, non c’è bisogno che ve lo dica io. A questo punto la guida dice. “caricate tutto sul vostro server”. Eh, bella storia, come si fa?
Aruba ha un pannellino di controllo che permette di caricare i file fino a due mega, ma per quelli più grandi c’è bisogno di una cosa che si chiama Filzilla. Lo scaricate e poi dovete caricare i file nella root. Questa è una cosa complicata che nessuno vi spiega perché pensano che solo i deficienti non la sappiano fare. Ora ve la spiego io. Per connerti tramite filzilla al vostro server dove sta nome utente dovete mettere ftp.nomeutente.it, dove sta scritto password, la password al vostro spazio che vi ha dato aruba e dove stra scritto porta “21”. ( cioè, come mai uno può sapere che dove sta scritto porta si deve scrivere 21???). Fatto ciò, dovete trascinare la cartella wordpress dentro la cartella coi i tre punti sospensivi. La cartella con i tre puntini sospensivi è la root.
E qua mi sono bloccata. Io la trascinavo a cazzo nello spazio bianco e niente mi fungeva. Allora mi sono messa a piangere e mi è venuta una crisi isterica perché non volevo far vedere che non ci ero riuscita.
Mi sono messa a piangere e sono rimasta fino alle due a provare e riprovare e reinstallare tutto e ancora e ancora. Solo che da nessuna parte ti diceva “guarda che la devi trascinare nella cartella coi tre pallini. Voglio dire.

La mattina dopo. Ingoiato conati di orgoglio e pregiudizio. ( trascinandovi con la solita sedia davanti al collega smanettone e amichetto del cuore: “Tesoro scusa, ti posso chiedere una cosa? Ieri sera ho provato a installare wp, ma forse ho sbagliato da qualche parte perché continua a darmi un errore 404, vuoi dare un occhio per piacere? Io intanto, se vuoi ti va a fare il caffè..” ( sorridete e inclinate la testa verso destra)

( dallo stanzino del caffè arriva l’eco di grasse risate. “Uà, ma che je combinato cà??)

Tornate e il vostro blog è on-line. I canonici 5 minuti. Il tempo di un caffè.
( se voi lo fate e un webbettaro di professionista vi installa wp)

Ora avete il blog e tutto. Vi serve la grafica patinata. Perché voi mica potete avere il template di default??? Quindi vi serve qualcuna che ve la disegni.
Io mi sono rivolta al mio ex ragazzo preferito, grafico di fiducia dalla notte dei blog.

E poi, visto che il grafico in questione sa solo disegnare ma non mettere mani nell’html, qualcuno che ve lo smonti e metta tutte le cosine belle allineate.

Andrà benissimo lo smanettone di sopra.

Così, nell’arco di poche serate, avrete anche voi un bel blog da poter scrivere sui biglietti da visita e di cui frusciarvi. Che poi non abbiate niente di intelligente da scriverci sopra è un altro post.

Sostengono la campagna di sensibilizzazione: “Più WordPress per le bionde:”

Poca Cola con “Guida al blog per bionde

Piccolo Socrate con “Un blog con worpress per le bionde” (sua anche l’immagine di corredo al post)

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