Tommy Riccio in concerto

14 July 2008

Un giorno di quelli. Nuvolosi e caldi. Appiccicume e debosciume. Uno di quelli in cui la massima aspirazione della tua vita e stare spalmata sul divano, col getto dell’aria condizionata addosso a guardare uno di quei documentari di National Geo dove c’è lei, geologa americana che sembra uscita direttamente da un film del ciclo Alta Tensione, che gira in mezzo la mercato di Resina a Ercolano chiedendosi come faccia tanta gente a vivere sotto questo pericolo incombente e tu non aspetti altro che il flusso piroclastico la investa in pieno mentre intervista un abitante di San Sebastiano al Vesuvio. Che  ormai secondo me , gli abitanti di San Sebastiano al Vesuvio le troupe americane che arrivano là a filmare le case costruire sulla lava ci vanno tutte le mattine a pigliarsi il caffè.

Dicevamo. Un giorno di quelli, dopo esserci intorpiditi tutto il pomeriggio con un documentario sull’estinzione di massa del precambriano dovuta ai flussi basaltici siberiani che distrussero il 95% della popolazione esistente, scendemmo per un pigro giro per le vie della Cava.

E dietro un angolo ci apparve.

Questa sera Tommy Riccio in concerto all’Annunziata, ridente frazione montuosa di Cava de’ Tirreni.
A seguire “nutrito spettacolo di fuochi d’artificio offerto dalla premiata ditta Vincenzo Senatore.
Era l’evento che aspettavamo per svoltare.

Dopo la classica pizza domenicale patate e porcini del Giardino ( che se io la domenica non mi mangio la pizza patate e porcini del giardino mi posso pure sentire male) ci rechiamo nella ridente frazione.

Sul palchetto da recita scolastico si agita ancora MariaCarmela detta Carmen, nota starlette locale protagonista di impedibili eventi quali la sagra del friariello a Pontecagano e la festa della mulignana a Sant’Egidio sul Monte Albino. Carmen indossa hot-pants con stivali marroni al ginocchio. In testa un insipiegabile capellino bianco con la visiera da commessa di rosticceria.
Appena arriviamo con la sua dizione da scuola di recitazione sta presentando “il prossimo pezzo  di un gruppo che sicuramente i più giovani di voi conosceranno che ha scritto molti pezzi che non molti sono famosi ma questo sicuramente è il più famoso. Sto parlando degli Eagles”.  Welcame to di hotel California, uasch lovel plese, uasch lovely plese. Uh uh uh.
“Questa è l’ultima canzone che canto con voi perchè si sta preparando ad entrare in scena la star della serata, Tommy Riccio!”.
E parte un bel latino americano mentre il service bluthottato monta sul palco qualcosa come centomila euro di roba, ad occhio e croce.  Sotto ballano le vrenzole locali che per l’occasione indossano tacchi alti sotto cosciotti stretti in hot-pants nero lucido e magliette di lycra che fasciano stomaci, pance, fianchi per un seducente effetto salame a stagionatura lenta.  Intorno corrono bambine di otto anni con gli zoccoletti col tacco. 

Entra la band. Hanno tutti della magliette con su scritto “Senza Titolo”. Senza Titolo e il titolo dell’ultimo cd di Tommy Riccio. Già me li vedo, lui e il suo impresario, buttati sul tavolo a cercare il titolo per il diciottesimo cd della sua carriera, quando a un certo punto Tommy, “Uhà, Viciè, aggia avuto ‘na grande idea. Chiammaml Senza Titolo. Ti piace?” “Uah, Tommà, tropp bell! Si gruoss”

Rullo di batteria ed entra la star.  Indossa maglietta nera aderente su panzella con la scritta glitterata New York.  Jeans neri traslucidi tenuti su da una cinturone argentato,  il pezzo forte del marocchino che stanziona all’incrocio tra Via Chiaia e Piazza Trimestre e Trento. La maglietta è troppo corta e a ogni alzata di pancia si scopre la panzella e le ragazzine sotto al palco urlano.  La faccia è sfatta, in giornata avrà fatto probabilmente tre matrimoni, due prime comunioni e quattro passaggi di proprietà.

Tommy attacca subito con il suo ultimo singolo, in rotazione su tutte le migliori radio locali tra cui Radio Camaldoli Stereo e Radio Nuova Poggioreale “ Aggia bisogno e me fa l’amante”.   Nel cui video vediamo l’irresistibile Tommy che lascia a casa la moglie chiatta per andarsene in giro con una cubana v entenne.  Il concetto è lo stesso di tutti i b-movies e cinepanettoni italiani.  Il quarantenne viscidoo e con la panzella va sempre a finire a letto con la ventenne bona.  Non ho ancora afferrato se lo si faccia per far sognare lo spettatore medio che anche a lui un giorno potrà capitare o semplicemente perché è una clausola contrattuale altrimenti l’attore non accetta il ruolo. O forse entrambe. 

Il concerto prosegue con indimenticabili successi quali: “L’amica di mia moglie” e “Si na guerra” in un trionfo di salti di tonalità da maggiore a minore e incisi parlati.
Ogni tanto Tommy chiede: “c’è una canzone che volete sentire?”   E tutti urlano “O’ latitanteee
E lui “No, chell è l’utima canzone”. 

In pratica tutte le canzoni viaggiano sullo stesso giro d’accordi del latitante. E i testi parlano tutti di frati e compagni carcerati o pregiudicati che non possono uscire da casa pechè stanno ‘e guardii for a port.  “Sono molto orgoglioso di presentarvi, una canzone che ha fatto la colonna sonora di un film molto importante e che sta avendo successo in tutto il mondo. Un film che si chiama Gomorra”.

Dopo il medley napoletano classico per far contenti i vecchiarielli parte “O’ Latitante” mentre scattano i video da tutti i cellulari.

Diman è Natal e vuless turnà. Buonanotte a tutti. Volta le spalle, scende dal palco e si infila in un Suv con vetri oscurati e probabilmente antiproiettile lasciando a bocca asciutta tutti noi con la penna in mano pronti al trashfeticci.

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