Cilento is burning

25 August 2008

Le cose che ho odiato quest’estate

1. Il mare di Baia Arena color cacca e quello delle spiagge attorno cristallino.
2. Le famiglie e le comitive di cuozzi che come ondate di barbari calano su Santa Maria di Castellabate col Suv lo stereo dal volume troppo alto fermandosi precisamente al centro della strada davanti al bar la Torretta. Da ciò discendono.
3. Il suddetto bar la Torretta dove la suddetta gnetes entra come se stesse entrando nel salone di un far west guardando a destra e sinistra dietro l’occhiale con la montatura bianca, decisi a colonizzare lo spazio attorno a loro. Ben decisi a fare quanti più danni possibile.
4. Le mamme in pareo e pancia sblusata sopra che con la sigaretta in mano urlano “Sharosaaaa, non correreeee” e “GianThomassss, fermatiiii, ci stanno le macchineeeee” da quattro chilometri di distanza in direzione di figli con la testa rasata e bambine che indossano zoccoletti col tacco a e top con l’ombelico da fuori
5. Quelli che vanno a fare la spesa al supermercato a torso nudo.
6. E quelle che vanno a fare la spesa solo col costume che magari è pure bagnato e lascia le due chiazze dietro sul pareo.
7. E quelli che si portano i bambini a fare la spesa in costume.
8. Quelli che camminano con le infradito e i piedi a 45 gradi senza mai alzarle da terra producendo quello che è stato classificato come il “il verso dell’homo debosciatus”.
9. Le signore che alle sagre di paese occupano in pianta stabile dodici panche per loro e per tutta la famiglia al completo distribuendo attorno a se borse cani e bambini e ti ringhiano addosso se timidamente provi a chiedere se c’è un posto libero.
10. I cilentani che non gliene tiene di lavorare ( tabaccheria: “Buongiorno, mi fa una ricarica Tim per piacere?” Signora della tabaccheria: E non ci lasciate un attimo di pace!”) ( spiaggia: “Ci dà una mano a tirare giù la barca, per piacere?” Bagnino: “ma ora siamo stanghi, facciamo dopo le 4”. Bagnino 2 “ Dottò, qua il 24 agosto la barca si deve tirare sù” Dottò: “Ma come, nemmeno fino al 1 settembre?” “No, ma noi siamo stanghi, è da luglio che lavoriamo”.
11. La lezione di ballo latino americano delle 18.30
12. Guardarmi allo specchio e sentirmi molto magra

Le cose che ho amato quest’estate

1. I paesini del Cilento interno dove devi stare attento perchè per la strada trovi volpi e mucche e vitelli. Gomitoli arrotolati intorno alle montagne dove le signore vanno la sera a prendere l’acqua alla fonte e dove ad agosto sempre una festicciola semplice semplice con i “cicci ammariati”, le zerppoline e il vino buono.
2. I tardi pomeriggi in barca, seduta sul pozzetto, con i piedi in acqua, a guardare il sole che piano piano va giù dietro Punta Ogliastro. Ogni sera un pochino prima.
3. Le nottate svegli fino alle 5 per vedere l’all around di ginnastica artistica.
4. Le frittelle di alghe
5. I pangioccioli caldi la mattina
6. L’Apertass appena tornati da mare
7. Santa Precaria di Raffaella letto sull’amaca in giardino con l’innaffiatoio che ogni tanto schizzava su piedi. Nel buen retiro di Ogliastro Marina. Proprio laddove “l’autrice” avrebbe voluto che fosse letto. Io immagino.
8. Gli esercizi di nuoto sincronizzato in mezzo alle aguglie e alle meduse buone nell’acqua trasparente di Punta Licosa.
9. Andare fino alle Ripe Rosse a nuoto e chi arriva ultimo è scemo.
10. La malinconia degli ombrelloni che si chiudono e un anno se ne va. Sono già grande.
11. Tornare a casa e sentirmi salutare da mia mamma “ciao chiattona”.

 

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