Osservatorio Facebook

31 October 2008

Mi arriva una richiesta di amicizia su FB da una mia amica. “Uhu, finalmente pure lei si è decisa”, mi dico.  Clicco sulla richiesta ma non la trovo tra i vari maniaci e pazzi psicotici che affollano quotidianamente la mia pagina  di richieste. La contatto su Msn e lei mi fa: “Ho avuto molta paura di facebook. Non lo so, aprivo pagine su pagine e trovavo gente che non vedevo da anni. E’ stato troppo innaturale.  E  soprattutto mi faceva male passare da uno stato emotivo all’altro. Cioè tipo vedevo la foto di uno con cui avevo una storia e poi una amica dell’elementari. E’ stato scioccante. Si forzano i meccanismi della vita. Se tu per strada trovi uno così, per caso, quell’evento ti riempie la giornata e forse anche la settimana. Ripensi al passato, fai due chiacchiere, vedi come siete evouti. Ma 40 contatti così, in un’ora, è impensabile. E innaturale E poi non voglio togliermi il piacere di incontrare le persone per caso”. 
E chiedersi: “Uhè ciao come stai? Da quanto tempo! Ma tu non ci sei su facebook?”-  ho aggiunto io.

( pensandoci, io mi sono iscritta a FB un anno fa e  la riscoperta delle vecchie amicizie è stata graduale. Ogni tanto rispuntava qualcuno nella colonna “persone che potresi conoscere”.Certo, ha avuto un’impennata negli ultimi mesi, quando tutti sono corsi in massa a iscriversi, ma ormai erò già avulsa al mezzo. Ora, se una persona di diciamo, una trentina d’anni, con alle spalle tre cicli scolastici, un’università, un paio di lavori e un normale giro di amicizie, nell’arco di un pomeriggio si può anche vedere piovere addosso un centinaio di contatti. Son cose che possono spaventare gli animi più sensibili, effettivamente.)

 
Dopo un’oretta: “Sappi che mi sono reiscritta. E’ stata una giornata molto faticosa”.

 

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