Le superparanoie della superluna

20 March 2011

Ecco, sono le undici di un sabato sera a caso. Mi sono fatta lo shampoo e fatta i capelli lisci lisci, messa un paio di tacchi alti i jeans stretti e l‘eye-linee sugli occhi. Sto super-bene, non c’è dubbio. Anche ieri sera stavo super bene, coi capelli alzati, il pantalone di pelle nera aderente sul sedere e la cinta stretta in vita. Mi compiaccio, quasi non li dimostro 30 anni, anzi quasi 31. Ho ancora i brufoli al posto delle rughe. E i pori dilatati. Anche se ogni mattina mi metto Idealist di Estèe Lauder, 90 euro di crema. Ecco, direi non più di 26. Sì, sì, sembro proprio una neo-laureata. Al massimo una stagista. In realtà le sopracciglia non sono a posto, ma la tizia delle sopracciglia di Sephora mi ha intimato di non farmela mai più da sola e di non farmele toccare da nessuna estetista vrenzola. E io la sto a sentire, perché ho il sopracciglio problematico io.

Ecco, così vorrei che mi vedesse il tipo che mi piace. Magari solo col sopracciglio a posto. Se ci fosse un tipo che mi piace, voglio dire. Ma non ho solo il sopracciglio problematico, io. Ho anche i gusti problematici.

E allora usciamo. Ma a che pro? Per andare in qualche locale pieno di femmine più alte più magre con più tette di me che stanno là in gruppetti da tre-quattro a guardarsi attorno e a parlare male delle altre come faccio io? A ingurgitare cocktail supercalorici che se va bene vomiterò a ritorno a casa subito dopo essermi tolta le scarpe? A fumare fuori accanto al buttafuori macchiando il filtro di rossetto? E’ la stessa vita che facevo a vent’anni, solo che ora ho più soldi in tasca e posso permettermi tutti i drink che voglio. Che noia abissale.

Ecco già lo so, sta calando la paranoia del sabato sera (un sabato qualunque il sabato italiano). (il peggio sembra essere passato). Quello è solo la luna che è troppo grande troppo luminosa e forse troppo vicina. Intanto mi tolgo i tacchi e me ne vado a dormire.

Ho il nuovo libro di Franzen sul comodino. E non fa neanche ingrassare.

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