Metafora della domenica mattina

6 March 2011

La regola fondamentale di quando si beve è mai scendere di gradazione. Se per esempio ti bevi direttamente un mojito, non è che dopo ti puoi prendere una Corona. E’ sicuro che poi ti senti male, come è successo a me ieri sera. Mi sono presa una Corona perché mi erano rimasti solo 3 euro e spicci nella borsetta e il Mojito ne costava sei. Ecco un altro grandissimo svantaggio dell’essere single. Doversi pagare i drink da sole. Beh, poi dopo il problema è stato che un’altra Corona me l’hanno offerta e due Corone e due Mojito non vanno d’accordo e per fortuna io ho lo stomaco delicato su queste cose e risolvo subito vomitando così dormo tranquilla. Non che stamattina mi sento molto in forze, ma comunque.

Ma comunque non era di quanti drink mi sono bevuta pagandoli da sola (scusate se ritorno su questo punto,  la preoccupazione di uscire con sufficiente contante è davvero una faccenda seccante). Quello di cui volevo parlare era la metafora della gradazione che mi è venuta in mente stamattina mentre mi pesavo per controllare se le  650 calorie circa di alcool ingerite ieri sera mi avessero fatto ingrassare ( 170 kl mojito x 2 + 148  kl corona x 2 + qualche patatina che però ho vomitato = 630 kl) (ma secondo voi se dopo uno vomita le calorie dell’alcool si vomitano anche esse? Secondo me no). Beh cmq pare che non sia ancora ingrassata.

Quindi, dicevamo la metafora, ecco. Se con l’alcool non si deve scendere mai di gradazione, lo stesso principio può valere per gli uomini? Se una sta tot anni con un quasi quarantenne, dopo potrà trovare attraente un poco più che trentenne? O sarà come bere vino novello dopo un Chianti del 97? O è ormai deciso che da oggi in poi mi piaceranno solo quasi cinquantenni rigorosamente brizzolati? Se apro il file ragazzi.xsl e ci aggiungo la colonna età vicino ai fidanzati veri, vediamo che è una scala rigorosamente ascendente.  22-28-33-38. Rispettando questa sequenza quindi il mio prossimo fidanzato dovrebbe avere un’età compresa tra i 43 e i 48.  Ciò vuol dire che gli dovrei spiegare come funziona Facebook, e cose del genere. No no, non ce la posso mai fare, voglio un poco più che ventenne con l’orecchino brillante che gli piace a ballà.

Ma d’altra parte, pure in tempi non sospetti, a me è sempre piaciuto Alexander Petrovsky. Mo’ che appretendo, di farmi piacere un Aidan qualsiasi?

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