Aprile è il più crudele dei mesi

13 April 2011

Lo scriveva Thomas Eliot

“Aprile è il mese più crudele; fa nascere
i lillà dalla terra addormentata, e mescola
memoria e desideri, risveglia
secche radici con le piogge di primavera”.

Si può cedere all’aprile e morire un po’, lo scriveva quello che ha scritto l’Antologia di Spoon River e lo cantava De Andrè un po’ più di un secolo dopo.

“Ma è forse diverso il forse morire, voi che uscite all’amore e cedete all’aprile?”

Quanto può essere crudele una mattina di aprile? Le mattine che c’è il sole che già alle otto si infila tra i mobili di formica celeste della cucina e fa brillare la polvere nel pulviscolo. Le mattine che torno da correre con la maglietta sudata e faccio colazione coi cereali integrali fitness speciali per la tua linea. Ci metto sopra pochissimo latte, giusto giusto un cucchiaio perché a me la zuppa di latte non è mai piaciuta e mentre li mangio leggo le Ricette Speciali per la Tua Linea scritte dietro e calcolo che i 30 grammi di cereali integrali che loro consigliano di mangiare a colazione, insieme a 125 ml di latte scremato per fornire la giusta carica di vitamine, fibre e nutrimenti sono davvero una miseria. Manco Kate Moss secondo me mangia solo 30 grammi di cereali a colazione. Dalla playlist “Amore” del cellulare metto su Somewhere Over the Rainbow (what a wonderful world) e aprile è pronto a colpirmi al cuore. Bang bang, shot me down.

Quanto può essere crudele una mattina di aprile? Le mattine che lo capisci prima che suoni la sveglia che il grigio bussa alle finestre. Lo capisci dalla luce violetta che filtra dal bagno e allora posticipi la sveglia e resti a letto a girarti tra le lenzuola e la malinconia. Fin quando una stilettata di spleen più dolorosa delle altre ti fa alzare anche se è ancora presto e ti prepari il latte e nesquik, come quando eri bambina. In certe mattine c’è bisogno di qualcosa di caldo e dolce che ti scenda giù per la gola. Apri il fornetto e ci metti a scaldare un plum-cake con le gocce di cioccolato che poi si fondono. In certe mattine c’è bisogno di carboidrati. Quelle mattine in cui solo una certa discografia minore di Samuele Bersani può andare a tempo col vento che si infila sotto gli infissi vecchi (tra le macerie del terremoto ho festeggiato il mio compleanno…).

Ma è aprile e bisogna pur cedere…

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