30 July 2011

“E’ un sabato qualunque è un sabato italiano, il peggio sembra essere passato…”

E sì, effettivamente il peggio sembra essere passato. Anzi, è proprio passato. Sono le sette di sera di un sabato di fine luglio che fuori c’è un bel venticello e non c’è neanche bisogno di accendere l’aria condizionata. Clima perfetto. Ancora qualche giorno di lavoro e poi mi attendono 3 settimane di vacanza e un viaggietto in Grecia come le amiche come si fa da ragazze. Un trolley pieno di tacchi e trucchi e pochi pensieri che se no poi al check-in non passa.

Forse dovrei scegliere i libri da mettere in valigia, ma questa estate non sto leggendo manco per niente. Dopo l’estate in cui lessi Guerra e Pace, poteva essere “L’Estate in cui lessi alla Ricerca del Tempo Perduto”. Invece temo che passerà agli annali come “L’estate in cui lessi Donna Moderna abbinato a Chi a soli 2.90 euro”.

(ecco forse stasera se non esco potrei mettere a posto il libri e decidere quale sarà il Grande Classico di Agosto.

Dagli scaffali minacciosi mi guardano.

• Alla Ricerca del Tempo Perduto: pagine 2513. Tempo di lettura previsto: 12 milioni di anni
• Il Don Chisciotte di Cervantes: pagine 801. Ma credo di avere da qualche parte anche un edizione ridotta per bambini.
• Kafka. Il processo e la metamorfosi. No, non ho mai letto, Kafka. Al massimo ho letto Kafka sulla spiaggia. Ma non so, mi sembra una lettura più autunnale.
• Cèline: Viaggio al termine della notte. 569 fattibilissime pagine

Poi certo, ci sarebbe anche Infinite Jest che sto a pagine 100 da 5 anni e Libertà di Franzen cominciato a febbraio. Ma quelli li lascio là. Direi.
Poi mi porto una moleskine e una penna. E disattivo la connessione dati dal cell. E pure il wi-fi, caso mai ci sia. Sarebbe peccato scaricare la posta davanti al tramonto a Santorini, o no?
Ma intanto ancora non si parte, sono solo le 8 di sera di un sabato un po’ noioso, che il peggio sembra essere passato e la buonanima di Amy non manca di dirmi che Love is a Losing Game.