La valigia sul letto

8 August 2011

Starò via giusto una settimana. In valigia ho infilato sei paia di scarpe più le ballerine che indosso per la partenza e fanno sette. Due paia di sandali da giorno, due paia di sandali da sera. Un paio di converse e un paio di scarpette di gomma. Se devo camminare sugli scogli appuntiti. Sette vestitini, uno per ogni sera. Due pantaloncini corti, un numero imprecisato di magliette (sicuro superiore a sette), tre copricostume, quattro costumi da bagno.

Ho un beauty case che da solo non si infilerebbe nello stendino misura valige della ryan-air. Olio solare protezione 15 , stick protettivo per le labbra a schermo totale, crema per il viso a tendenza acneica protezione 30, fondotinta solare protezione 30, mascara lucidabbra e tre set di ombretti. Non credo di avere mai portato l’ombretto in vacanza. Ma quest’anno non voglio saperne niente. Voglio avere la collanina abbinata al vestitino, voglio la borsetta abbinata al rossetto, voglio la lacca per cotonarmi il cocco, voglio dimenticare l’aggettivo “spartano”. Mi porto dietro un trolley enorme così si chiude senza salirci sopra e ci rimane spazio per qualsiasi cosa mi voglia comprare.

Voglio imbarcare il bagaglio e avere solo avere solo una borsa con dentro un libro e l’iphone. Lo so che il valigione è cafonal, e sembro quello tipe che sfotto tutto l’anno che per il week-end a Capri si portano dietro trolley enormi. Ma davvero non ne voglio sapere niente. Partire pesanti è per me il modo migliore per partire leggeri. Non avere paura di portarsi dietro tutto quello che ti serve per sentirsi belle e frivole. Voglio fuggire dal neominimalismo, dal lessi s more e da back to basic.

Opulenza. Per quanto sia fuori moda, datemi un agosto di opulenza.

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