25 September 2011

Ci ho pensato bene. Mi scoccio di cercarmi un fidanzato, non mi sento ancora pronta, sto bene con me stessa, l’importante è vivere il presente, andare dove ti porta il cuore e avere sempre i piedi caldi perché se i piedi sono al caldo è al caldo tutto il corpo.

(la realtà è che il concorso è stato un fallimento, non mi ha risposto nessuno, o almeno nessuno con cui uscirei a prendere l’aperitivo. E a parte voi, tesorucci cari sposati, fidanzati e conviventi).

D’altra parte mentre finalmente il termometro comincia un pochino a calare e mentre questo settembre appiccicoso vola via emergono numerosi i vantaggi del non avere un fidanzato.

Tipo comprarsi due paia di stivali nella stessa giornata senza nessuno che possa chiederti “ma no hai già 12 paia di stivali?”

O non avere nessun senso di colpa nell’addormentarsi il sabato sera davanti a C’è Posta per Te (no va beh, questo lo ritiro, il senso di colpa ce l’ho, nei miei confronti). (ma anche no, meglio addormentarsi davanti a C’E’ Posta per Te che uscire e ritrovarsi con uno che ti sussurra nell’orecchio “Ma a te piace a sciare?”)

O meglio ancora, ecco questo è un indubbio vantaggio, poter entrare all’Ikea alle 10 del mattino e uscirne alle 6 di sera con 500 euro in meno e un portabagagli carico di complementi d’arredo nei toni del fucsia.

Dalla letteratura frou frou pare che si porti assai tra i single andare il sabato all’ikea. In realtà io mentre mangiavo le mie polpettine con salsa di mirtillo mi sono guardata attorno e io e mia mamma eravamo all’unico tavolo senza bambini. Ma forse l’Ikea del New Jersey non è come l’Ikea di Casoria e la globalizzazione arriva solo fino alla libreria Billy.

Io e mia mamma d’altra parte sembravamo due miliardarie che vanno all’Ikea per divertimento, mentre guardavamo unna lampada e ci chiedevamo “Ma questa per la casa di Sorrento o di Capri?”.

(sarebbe davvero comodo una vita con le  frecce a terra che le segui e ti vedi tutto e non ti perdi mai)

Ho comprato lenzuola a fiori di satin complete di 4 federe tutte per me, cuscini ergonomici per il collo, cuscini morbidi di vellutino, fiori rosa fiori di pesco da incollare alle pareti,  vasi di similcristallo lilla e rosa, tavolini bianchi su cui appoggiare portafotografie fucsia con dentro foto in bianco e nero, scatole viola per dividere l’armadio e tenere cinte, sciarpette, calze, mutande, reggiseni, magliette, top  e elementi decorativi vari tutti belli ordinati come non riuscirò mai a fare.  Specchietti tondi da incollare in giro, mazze per appendere portaspezie per barattolini di spezie per me che cucino due volte a settimana.  Poi ho dimenticato di prendere le scatole porta scarpe,  ma penso che potrei anche continuarle a tenere tutte lì in bella mostra sui gradini della scala. A parte quelle da ginnastica sia chiaro.  E le converse.

Sarebbe molto bellino mettere dei fiori negli stivali. Nelle galosce nere lucide ci starebbero un amore delle belle peonie. Ma che faccio? Poi ogni volta che me le devo mettere ci tolgo i fiori? E se ci rimango i pollini dentro e mi viene l’allergia ai piedi?  E poi le peonie sono delicate,  dovrei riempiere gli stivali di acqua e non credo sia una buona idea.

A guardare tutta la roba ammucchiata nell’ingresso mi chiedo se l’effetto complessivo non faccia troppo monolocale di Barbie, ma poi mi dico “E che tengo da vedere? “. 

E poi, come forse qualcuno di voi già sa, io abito in un vecchio albergo ora non più in uso da dove hanno ricavato monolocali abitati solo d’estate. Cioè Shinning, tale e quale. E quindi la sera dopo aver percorso il corridoio ho bisogno di un posto caloroso che mi accolga. All’uopo mi sono comprata anche il profumo per ambienti Carthusia Fiori i Capri al garofono selvatico dell’isola e al rosmarino del Monte Solaro ( anche se temo si riferisca al Monte Solaro vicino Pechino…) …

Mi dispiace solo non aver trovato la stoffa a completo con il background del blog con cui rivestire il divano.

Ne sarebbe venuta fuori un’inquadratura chicchissima, non trovate?