Abbiamo davvero bisogno di tutto questo?

11 December 2011

Tutti mi danno un bel po’ di anni in meno rispetto ai 31 che ho.  E io fondamentalmente tendo sempre a sentirmi una ragazza.  Ho il trolley di Hello Kitty e  il bumper dell’Iphone rosa fucsia. Ma ci sono piccole cose in cui ogni tanto mi sorprendo che mi fanno rendere conto all’improvviso dell’età.  Al di là del progressivo crollo delle guance, voglio dire. E al di là del fatto che secondo mia mamma (e pure secondo i colleghi d’ufficio) parlo sempre più spesso da sola.

Prendiamo ad esempio quello che mi porto in borsa. Che ci portiamo in borsa.  Tutte quante. A vent’anni vai in giro con la micro borsetta contenente solo cellulare, chiavi e soldi. Man mano che passano gli anni le borse tendono ad ingrandirsi. E non solo per necessità. Diciamo la verità: quanto di quello che ci portiamo nei nostri pesantissimi bauletti pendenti al polso ci serve davvero?

Quanto invece è una stampella per la nostra ansia?

Prendiamo il sacchetto delle medicine. A vent’anni prendevo in giro mia madre perché mi infilava le medicine in borsa prima di partire. Oggi, ogni giorno, mi porto dietro un sacchetto contenente: cerotti vari, pastiglie contro i giramenti di testa, bustine contro la debolezza, nimesulide per i mal di testa, oki per dolori vari, buscofen per dolori mestruali, antistaminici contro gli attacchi di allergia, aspirina contro il raffreddore.

Ho davvero bisogno di tutta questa farmacia ambulante godendo io di relativa buona salute?

E idem per l’ombrellino piccolo, la trousse con correttore e fondotinta, il deodorante, le salviette profumate, la torcia, il caricabatteria, la banconota da 50 nel taschino a parte del portafoglio, mai rimanere senza monetine per il parcheggio, lo spray repellente contro le zanzare d’estate, il burro di cacao d’inverno.

L’ho pesata: sono quasi 4 chili.  Mi verrà una tendinite al polso sinistro prima o poi. E allora ci dovrò infilare dentro pure il Lasonil.

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