Buon proposito #1

1 January 2012

Anche quest’anno non sono uscita a Capodanno. Avevo comprato il biglietto della festa e la maglietta carina tutta trasparente sulla schiena. Ma poi proprio non me ne è venuto. A mezzanotte come al solito abbiamo brindato con Carlo Conti che faceva il countdown e io ho pensato che fin quando c’era Carlo Conti che faceva il countdown la fine del mondo poi non poteva essere così vicina.  E quindi non faceva niente se me ne andavo a dormire. Mica era l’ultimo Capodanno del mondo.

(i veglioni a 50 euro, aeiouy, le ragazze che camminano sghembe sui tacchi che fanno male, i ragazzi che si abbracciano come rugbysti e saltellano in circolo, i cocktail di cattiva qualità, fare gli auguri a persone di cui non ti ricordi il nome, aspettare le sei solo per andare a mangiare il cornetto)

E poi come al solito mi è venuto il raffreddore. Mi soffiavo il naso e guardavo le ballerine in costume brasiliano con la telecamere che le inquadrava da sotto il sedere. Stacco sulla signora del pubblico che sbatte le mani in piumino e cappellino di lana. Chissà se quelle persone erano felici di festeggiare il Capodanno con Carlo Conti. La signora col piumino mi sembrava felice.

Affianco a lui c’erano dei tipi delle prime edizioni di Amici ma ne è io né le mie cugine siamo riusciti a dare loro una giusta collocazione temporale. Facce intercambiali di sabati pomeriggio sul divano dopopranzo. Che differenza potrà mai esserci se brindiamo al 2009, al 2012 o al 2014?

Una differenza l’ho vista, verso l’una sono salita sul terrazzo e tutto intorno era buio.Già buio.  Già finiti i fuochi. Le stelle brillavano silenziose nella loro immobilità senza tempo. Ho cercato di ricordarmi dopo quanto tempo vediamo la luce della stella più vicina, ma mica me lo sono ricordata.  Di sicuro però la luce di quelle stelle veniva da molto prima della prima edizione di Amici Di là, tondo e giallo nel solstizio d’inverno, ecco Giove.

Il cellulare si illumina e mi comunica il primo buon proposito sensato per il 2012.

Mai comparare il tuo dentro con il loro fuori.

(Non è vero che a Capodanno sono tutti più felici di te)

Buon 2012. Che vi porti quello che non sapete di volere. Perché quello che si sa di volere bisogna andare a prenderselo da soli.

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