Una mia (personale) valutazione sulla storia dei 4 euro a pezzo

26 January 2012

Una signora delle pulizie a Napoli costa sui 7 euro all’ora. Qui a Capri 10. Tu le fai trovare i detersivi pronti, le spugnette, lo spazzolone e tutto quello che le serve per il suo lavoro. A Capri, se la signora viene dalla terraferma, come spesso succede d’estate quando la domanda supera l’offerta, le paghi anche il biglietto dell’aliscafo. Che sono 30 euro andata e ritorno. La signora viene, fa le pulizie, e se ne torna a casa.

Un cronista a Napoli parte da gratis a 7 euro a pezzo. Il redattore lo chiama e gli commissiona il pezzo. Oppure lo chiama e gli chiede come deve riempire la pagina. Il cronista piglia e comincia a chiamare alla questura, al politico, alla associazioni, ai sindacalisti ecc ecc. Tutto col suo telefono. Poi magari prende la macchina e va ad intervistare a qualcuno, seguire una conferenza stampa, ecc. Se sta a Napoli più facile che si pigli il pullman, ma il biglietto lo fa uguale perché i giornalisti hanno (in genere) questo brutto vizio della legalità. Comunque il cronista raccoglie la notizia, torna a casa, la scrive, la manda in redazione, chiama in redazione. E in tutta questa tarantella secondo voi minimo minimo 5 euro non se ne sono già andati?

E certo. Però il giorno dopo esce il giornale, che magari è capace pure che il cronista se lo deve comprare con i soldi suoi, col il tuo nome in pagina. Tua mamma è tutta contenta che tiene il figlio giornalista, il parcheggiatore ti chiama dottore e quando ti chiedono che lavoro fai e tu rispondi “giornalista” negli occhi d’altro scatta sempre un moto di ammirazione.

Ecco, questo secondo me è lo scenario che rende possibili i 4 euro a pezzo. Se fare le pulizie fosse un lavoro socialmente gratificante come fare il giornalista ci sarebbero sicuramente signore che pur di venire a lavarvi il pavimento e far carriera nel settore, accetterebbero di farlo a 2 euro a ora.

Il punto è che tra il prezzo di mercato di un articolo e il suo valore effettivo in termini di “effort” si è creato un gap valoriale che viene riempito dal valore simbolico che viene dato a questo lavoro. E al tesserino bordeaux di “giornalista” da tenere nel portafoglio. Tesserino per il quale – fin quando esisterà –  c’è e sempre ci sarà una schiera di ragazzi pronti a scrivere aggratis per due anni.

Nessuno lava i pavimenti per passione. Nessuno scrive senza passione. E tra chi scrive per passione troverai sempre persone disposte a farlo a 4 euro escluse le spese. Purtroppo.

×