Appunti Americani – Hollywood

11 April 2012

Della notte che dormimmo nel Motel Americano di un paese definito dalla Lonely Planet “Squallido e anonimo” mi ricordo che la mattina mi svegliai e vidi il mio zainetto poggiato dietro la porta d’ingresso.

“Ma ieri sera ho lasciato lo zainetto là davanti?” – chiesi alla room-mate
“No, ce l’ho messo io nel dormiveglia perché  avevo paura che entrasse qualcuno” – rispose la room-mate

Certo, uno zainetto eastpack dietro la porta fermerebbe qualsiasi psycho killer armato di mitra in giro per paesi squallidi e anonimi della provincia americana.

(Abbiamo messo un eastpack davanti alla porta, ma poi non ci siamo preoccupate di mettere un comodino davanti a una misteriosa porta che si apriva nell’antibagno. Secondo voi ci saranno state solo scope dietro quella porta? Io dico di no)

La notte passata nel Motel Americano del Paese Squallido e Anonimo fu molto breve, Alle sei e mezza di mattina già giravano messaggi da una stanza all’altra per l’organizzazione della giornata.

[Il fatto che tenevamo tutti più di trent’anni era reso lampante dal fatto che dormivamo in 2 in una stanza dove avrebbero comodamente dormito in 4 e scomodamente tutti e 5.  Il fatto che tra di noi c’era uno che ne teneva più di 40 era reso lampante dal fatto che prendesse sempre la stanza singola. Mi chiedo se con l’età si diventa più misantropi o solo più ricchi].

Essendo che il nostro era un gruppo molto democratico dove democraticamente si faceva ciò che decideva il Capo, decidiamo di andare a Hollywood. Del resto cosa sarà mai arrivare un attimo ad Hollywood per il pomeriggio?

Navigatore satellitare – Dove si va? Hollywood, Boulevard Street, dove stanno le stelle. Che ci andiamo a fare ad Hollywood se poi non posso pubblicare su Facebook la fotina dove sto sulle stelle di Hollywood?

Dopo un paio di ore parcheggiamo dietro ‘sta Boulevard Street di cui l’unica cosa che so è che è tipo la via dove acchiapparono Hugh Grant con una prostituta. O forse, quella era Sunset Street? Beh, cmq era da queste parti. Nel parcheggio dietro Boulevard Street vedo parcheggiati i pullmini scoperti che ti portano a fare il giro delle case delle star.

Dopo una passeggiatina sulle stelle a terra eravamo tutte e 5 sul pullmino che ti porta a fare il giro delle case delle star. Tutti e cinque. L’unica che voleva farsi il tour con il pullmino tra le case delle star ero io. Così imparano a mandarmi a fare i corsi di marketing persuasivo.

[Io avevo promesso che non avrei detto a nessuno che loro si erano dati a fare il giro col pullmino per le case delle star, ma poi mi sono scordata e ho messo uguale le foto su Facebook – però senza taggare a nessuno – a questo punto lo posso pure scrivere qua, no?]

Il tour del pullmino tra le case delle star è molto bello. C’è l’autista evidentemente cocainomane che saluta tutti e ti porta per le colline di Beverly Hills e Bel Hair facendoti passare davanti alle case della gente e dicendoti qua ci abita Megan Fox, qua ci abitano Brad Pitt e Angelina Jolie, lassù sta Steve Spielberg ecc. Io sono convinta che dicesse nomi di star a caso indicando villoni a caso, ma tanto che differenza fa?

A me è bastato che mi facesse vedere la casa di Brandon e Brenda. E l’hotel dove Pretty Woman scende per le scale di sicurezza per andare incontro a Richard Gere che stava col mazzo di rose là sotto.

La cosa più importante che ho imparato da questo tour delle case delle star è che se divento una star non mi compro certo la casa a Beverly Hills, che poi passano i pullmini con gli autisti cocainomani davanti casa.

Noi scattiamo foto di case a caso e siamo, sono, molto contenti/a. La cosa più triste del farsi il tour del pullmino per le case delle star sono però gli sguardi della gente in giro per Rodeo Street che ti guarda e tu pensi: “Ecco, questo mi sta guardando come io guardo le comitive delle crociere con l’auricolare nelle orecchie e l’adesivo in petto che chiedono al cameriere di sedersi per un attimo sulla sedia del bar in Piazzetta per farsi la foto sulla sedia del bar in Piazzetta senza manco prendersi un caffè”. O come quelli che si fanno la foto col piede sul gradino del Quisisana mentre fanno finta di entrare. Vabbè, ci siamo capiti, quel genere di pensieri là.

Poi il pullmino si ferma da una parte dove ti puoi fare la foto sotto la scritta Hollywood e noi ci facciamo tutti la foto sotto la scritta Hollywood così come i tipi con l’auricolare e l’adesivo in petto si fanno la foto con i Faraglioni sullo sfondo ai Giardini di Augusto. I miei compagni di viaggio proclamano orgogliosamente di non avere neanche una foto ai Giardini di Augusto con i Faraglioni sullo sfondo. Io ne ho circa 56. In ogni caso loro non avranno la foto con i Faraglioni, ma ora tengono la foto con la scritta Hollywood. No, quella non l’ho pubblicata su FB perché io sono una ragazza rispettosa.

Scesi dal pullmino decidiamo che una volta vista la casa di Brandon e Brenda Hollywood non potrà avere niente di meglio di offrirci e decidiamo di risalire lunga la costa.

Motivo fondamentale di tale decisione è che ci avviamo verso la fine del viaggio e il vago sospetto che non avremmo trovato uno Squallido Motel a 40 dollari a Notte in mezzo Hollywood. O forse anche sì. Ma non lo sapremo mai.

Continua

Negli episodi precedenti:

Cap 1: San Francisco
Cap 2: Le Sequoie Giganti
Cap 3: La Death Valley
Cap 4: Las Vegas
Cap 5: La Route 66

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