La serata di sole donne, Dai andiamo a ballare!

22 February 2013

Nella vita ci vuole un attimo. Ti giri, ti trovi un lavoro decente, ti compri una borsa costosa e senza manco accorgertene ti sei trasformata dalla piccola punkabestia che andava al concerto dei 24 grana in una Milf. Pure se non hai figli. Il segnale è del tuo essere diventata MILF  Senza Figli è quando ad un certo punto, dopo anni di serate al ristorante, winebar, seratine con musica cantautoriale dal vivo, gite della domenica, le tue amiche cominciano ad organizzare la
Serata di Sole Donne, Dai Andiamo a Ballare!

La Serata di Sole Donne, Dai Andiamo a Ballare (da cui in poi SdSD) non è come quelle serate “Andiamo a Ballare” di quando hai ventisei anni e ti organizzi il venerdì verso le 9. La Serata di Sole Donne, Dai Andiamo a Ballare va organizzata con un preavviso minimo di 2 settimane.

Il prossimo weekend no, che ho prenotato quel weekend benessere con percorso multisensoriale di coppia alle Terme di Saturnia comprato a 179 euro con Groupon” .
Facciamo quello dopo ancora?
Ok, perfetto, me lo segno sul Calendar”.

La SdSD comincia il martedì pomeriggio con preventiva selezione del locale: “Al Filou no che in questo periodo sta la moria delle vacche, al Fauno no che stanno troppi bimbominkia, a Napoli no perché poi chi è non beve e guida?”. Una volta individuato il locale giusto che fa la Serata Giusta per noi giovani trentenni che abbiamo “sì voglia un po’ di divertimento, ma in un ambiente che sia di classe e raffinato come siamo noi”. Una serata riservata a un pubblico e selezionato, insomma, come direbbe il nostro pierre di riferimento.

Una volta scelto il locale si procede con la prenotazione del tavolo, perché noi siamo fighe e sempre in lista (non dico proprio le prime delle lista, ma neanche le ultime della…) (cit.)

Tra il mercoledì e il giovedì incomincia il compulsivo scambio di messaggi su Whatsapp che vertono intorno a due principali argomenti:

  • Non ho niente da mettermi
  • Sono obesa

Ragazze con un BMI intorno ai 22 e con le tessera fedeltà dell’Outlet Grandi Firme Reggia di Caserta chattano come se solo un intervento miracoloso di Carla Gozzi e del Dottor Jessen potesse salvarle dalla loro triste vita di abiti cuciti con la stoffa delle tende.

Il giovedì eviteranno accuratamente di mangiare carboidrati e berranno 3 tazze di Fitomagra, la tisana drenante che ti aiuta ad eliminare il liquidi in eccesso. Il venerdì non pranzeranno perché in pausa pranzo devono andare dal parrucchiere a farsi la messa in piega.

Il venerdì alle 8 di sera saranno in mistica contemplazione davanti all’armadio sperando che nella camera compaiano Enzo Miccio e Carla Gozzi con porgendo il perfetto outfit della serata.

Il venerdì alle 8.45 dopo aver provato tutti gli abitini in loro possesso comprese quella tutina Onyx a quadretti bianchi e blu decideranno che va benissimo il vestitino nero “perchè il nero sfina” e poi “basta vivacizzarlo con gli accessori giusti”.

Io alle 9.05 di stasera mi stenderò sul letto per cercare di abbottonarmi il jeans che mi mettevo quando andavo in palestra tutti i giorni (e non avevo un fidanzato che mi portasse a mangiare per i ristoranti di mezza Europa) da abbinare al toppino nero “che sfina e fa subito elegante”. Da abbinare a un paio di scarpe col tacco 12 che “per fortuna che le scarpe sono l’unica cosa che ti va sempre, anche quando hai la pancia gonfia per la sindrome premestruale”.  E alle 09.35 starò con la piastra Bellissima di Imetec in mano perché invece di andare dal parrucchiere ho usato la pausa pranzo per scrivere questo post.

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