Lost and found

21 March 2004

Andare a ballare a Helsinki è un’ esperienza che ti immunizza da qualsiasi tipo di fastidio può infastidirti in una normale discoteca italiana. I finlandesi arrivano in discoteca già ubriachi perchè qua c’ è la simpatica usanza del pre-party, che non è l’ aperitivo con bacardi breezer, no, qua cominci a incaparti di vodka alle 7 del pomeriggio. E alle 11 con la bottiglia in mano nel sacchetto di plastica si esce. A quest’ ora già è facile vedere gente abboccata negli angoli delle strade, cosa che in italia ci sarebbe un capannello di gente attorno e l’ ambulanza che arriva. No, qua la gente collassa nel disinteresse gnerale. L’ alcolismo da week-end è socialmente accettato, l’ ubriacamento non è stigmatizzato come negativo. Arrivati nel locale il maschio locale comincia a ballare, cioè ondeggiare da destra e snistra con una faccia da bastonicino findus e quando vede la ragazza che gli piace la guarda fisso con la faccia da bastoncino e comicnia a provare a strustiarsi addosso a lei, se vede che lei non ci sta le dà una botta sulla spalla e la manda a quel paese. Perchè è la gentilezza nei locali la cosa che colpisce: io ogni volta torno a casa piena di lividi, gente che ti butta di qua, gente che ti spintona di qua, periodiche risse generali, pestaggi a non finire, innaffiamenti di birra. E se il bastoncino ci prova con te è il meno male che ti possa capitare perchè la peggior specie è la lesbicona finlandese che si comincia a dimenare contro di te e non ti molla e non ti molla! E poi dico odio, ma profondamente odio, questi finlandesi che ti devono ballare di spalle e strusciarsi contro il tuo sedere! Odio!!!

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