E così all’improvviso fu estate

27 May 2008

Così, senza dire niente a nessuno, arrivò l’estate. E una sera all’improvviso, si poteva uscire con la maglietta a maniche corte. La mattina si abbassava a metà la persiana dell’ufficio per non far entrare troppo sole. Strisce luminose si allungavano sulle pareti verdi e la polvere ballava nel pulviscolo.Come in quel ricordo nella stanza da letto di tua nonna. Laggiù. Tu, età indefinita a guardare il pulviscolo e la prima malinconica nostalgia di estati passate.A metà mattina si scende a prende il caffè in piazzetta con gli occhiali da sole e la camminata da bulli ( à uscire liberamente dall’ufficio senza chiedere il permesso a nessuno e senza farlo di stramacchio) . I papà in ferie ( imbarcati a terra?) insegnano a bambini nani a giocare a calcio, i ragazzi dell’istituto turistico fumano con la testa fuori alla finestra dell’aula.Vi sedete sulla panchina al sole, oltre il mare si vede Napoli. Tu ci stai 3 metri sopra al cielo. E sotto il Vesuvio e ancora oltre si allunga una striscia densa e marrone, la cappa di smog sulla città, la stessa che vedevi dall’aliscafo del ritorno. La guardì dall’alto dell’azzurro e ti viene spontaneoappoggiare la mano destra sul braccio sinistro sollevando l’avambraccio chiuso a pungo.L’aragonite sulla tua scrivania stimola i tuoi chakra bassi.Venerdì siamo andati tutti al concerto dei 24grana. Con la maglietta a strisce Goodbye Kitty, i codini alzati e il braccialetto borchiato dimostravo almeno 24 anni. ( 24 anni… quattro anni fa..punto e daccapo, ancora qua)”Sparare un nemico alla testa poi correre al sole d’estate”Mi dondolo sullo schienale e non mi chiedo quanto ancora potrà durare l’idillio campestre.E’ quasi giugno.

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