Vintage working day

24 September 2008

E fu così che un giorno la Penisola Sorrentina si ritrovò senza Internet. Causa guasti sotto non so quale galleria la linea sparì.  Il primo giorno non ci facemmo quasi caso.  Arrivati alle sei scendemmo dall’ufficio e ci mettemmo affacciati insieme ai pensionati  alla ringhiera di Villa Fondi a guardare i lavori al porto. La risalita della betoniera per la strada a tornanti alle sei e mezza era l’evento della giornata, e noi ce lo godemmo coi nostri nuovi  migliori amici fumando nazionali senza filtro.   Ci salutammo con un “ ci vediamo stasera, ci sentiamo sul messanger”. A casa neanche c’era la linea. Senza contare che  l’aumento delle tariffe improvviso ci aveva lasciato tutti senza soldi nel cellulare. E allora si va di telefonata a casa “Pronto, signora, buonasera, c’è Camilla per piacere?”. Il secondo giorno ancora niente. Chiamata al 191. Ripareremo tra tre giorni. Chiamata al commercialista per avviare la pratica di rimborso. E ora che si fa? Facciamo una bella riunione. In quei giorni facemmo più riunioni noi che la Cai con le sigle sindacali. Pomeriggio in libera uscita. Il terzo giorno  prendemmo l’iniziativa. Da un ripostiglio di casa fu cacciato un modem 56 kb e fu collegato al telefono. Il rumore che ne uscì fece fare a tutti “ooooohhhh”. Sembravamo dei quarantenni che riascoltavano la sigla di Carosello.  Per le contrade si sparse la voce che su al marketing c’era un computer collegato. Ci facemmo prestare il distributore di numeretti dalla macelleria giù e l’ufficio dalle pareti verde acido si trasformò nel sert di zona con la fila fuori di tossici in attesa della loro dose quotidiana di facebook. Diventammo amici dei nostri amici di facebuc. Per la festa da organizzare stampammo i biglietti e li portammo a mano a tutti gli invitati, come la festa delle medie.   Imparammo di nuovo a cercare i numeri di telefono con l’elenco del telefono scorrendo con l’indice lungo la colonna e reimparammo l’ordine alfabetico. Uscimmo tutte le sera, perché a casa senza internèt che fai?
Pubblico questo post durante il mio turno quotidiano prima di rimpiombare negli anni 90. A presto amici.

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