10 (evitabili) consigli per diventare un copy di provincia

29 January 2012

Uno dei più chiari segnali della mia notorietà e affermazione come copy di provincia sta nella quantità di messaggi che mi arrivano dove mi si chiede consiglio su come diventare una famosa copy (di provincia) come me e lavorare nel fantastico e luccicante mondo nel web.

Allora ho deciso di scrivere questo post di pubblicità utilità (mia) e darvi, così come si fa nei migliori blog della serietà, un bell’elenco puntato di consigli. Così ve lo linko direttamente invece di dirvi sempre le stesse cose.

  1. Proud to be a copy. Io vi vedo su Fb, su Linkedin, su Twitter. State tutti a definirvi “Social Media Manager, Content Specialist, Digital Planner” e cap ‘embrella varie. Nessuno scrive semplicemente che fa il copywriter. E sembra quasi che se non metti almeno un paio di nomi inglesi per il lavoro che fai non sei nessuno.  Io passo meno della metà del mio tempo di lavoro a scrivere, ma non mi definirei in altro modo che copywriter. Sono quella che scrive.  E ne sono orgogliosa.
  2. Esercitati. Io sono del parere che scrivere bene sia un talento che non si può imparare da zero. E’ come saper cantare (bene): ci vuole voce e orecchio. E come per il canto c’è bisogno di un’esercitazione costante. A me hanno sempre detto tutti “come scrivi bene!” ma se vado a rileggermi quello che scrivevo nel 2004 o anche oltre non mi piace mai.
  3.  Non limitarti a scrivere. Pensi che per fare il copy basti aprire un foglio di word e scrivere? Anche, ma poi dopo quello che hai scritto devi saperlo mettere in pagina, conoscere un po’ di html, capire come funziona un cms, avere un’infarinatura di SEO. E magari anche saper ritagliare e ottimizzare una foto con Photoshop.
  4. Vivi la rete. Ogni giorno, o quasi, lì nell’agenzia dove lavoro, riceviamo cv di gente che vuole fare il copy-social qualcosa.  Lo andiamo allora a cercare in rete: niente. Facebook con foto del mare o peggio chiuso, account twitter inesistente, blog non pervenuto. Come vuoi fare il copy-social-media se non vivi per primo la rete? Master, corsi e lauree sono inutili se in rete non sei nessuno. (Per carità però, non prendete a modello la mia di timeline FB, ancora mi domando come abbiano fatto ad assumermi dopo aver visionato i miei album di autoscatti).
  5. Fatti un indirizzo @gmail e che non ti vergogneresti di pronunciare a voce alta. Inviare cv da puffettina@libero.it non depone molto bene…
  6. Lascia perdere il cv europeo, scrivere che sei capace di lavorare in gruppo non vuol dire niente.  Massimo due paginette e mail di presentazione con link a tutti i posti dove scrivi sono più che sufficienti.
  7. Attenzione alla grammatica e all’ortografia… Sì, lo so, io per prima sono la reginetta del refuso e dell’errore. Tu però cerca di non prendermi ad esempio e scrivi correttamente (accenti, spazi, punteggiatura…).
  8.  …ma non esserne schiavo. Una volta, una tipa mi ha scritto perché stava facendo un master in Social Media e voleva consigli su qualche agenzia dove fare uno stage. Per tutta la mail mi diede del Lei. Proprio così, con la lettera maiuscola. Io le risposi che avrei evitato certi formalismi, che il web è un posto friendly, in genere si dà del tu, ma se proprio vuoi dare del lei, evita la maiuscola. Lei mi rispose invitandomi il link all’Accademia della Crusca dove si diceva fosse corretto utilizzare il Lei maiuscolo.
  9. Se ti chiamano per un colloquio non andarci col tailleur di quando ti sei laureata o col vestito del matrimonio di tuo cugino. Potresti sentirti un po’ a disagio. Io al colloquio con l’agenzia dove sto ora mi presentai tutta carina: camicetta bianca col fiocco, pantaloni neri stretti, scarpette col tacco. Venni ricevuta dal capo in bermuda a quadretti e infradito. Avessi avuto anche la giacchetta mi sarei sentita davvero ridicola. (beh, ora io continuo a vestirmi tutta carina e lui a mettersi le infradito da pasqua a novembre, ma questa è un’altra storia)
  10.  Fai questo test. Ti capita mai di pensare qualcosa e sentire il bisogno urgente di scriverla e condividerla? Una cosa che ti cominciate a scrivere in testa e non vedete l’ora di arrivare a una tastiera per buttarla giù?  Che ti senti come Giove che deve partorire Minerva? Bene, se non ti capita mai, cominciate a pensare ad un altro lavoro.
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