Per la rubrica: scrittore anche io…

13 March 2009

Una volta uscivo con un tipo,  dotato di indubbie qualità su cui non mi pare il caso di star qui a parlarne, dotato di indubbia cultura modello Morgan e con velleità da scrittore. Considerandomi non so in base a quali parametri un’attendibile critica mi consegnò questo malloppo di fogli in verdana 12 punti. Che io lessi coscienziosamente.  Raccontava cose da Bukowski con una prosa da Carducci che scrive in prosa

Tale sublime stile letterario mi è venuto leggendo le prime pagine di L’Amore a Londra e in altri luoghi di Flavio Soriga, libro dal titolo molto bello.  Soriga però non è che racconta cose alla Bukowski si limita, nelle prime 30 pagine, ad utilizzare una prosa da allievo scemo di Carducci. Un vezzo letterario che riempie le pagine di aggettivi posposti al sostantivo tipo: il paese mio bello, la madre mia piangente,  ce ne andavamo io e il cugino mio, roba così.  Forse per richiamare la parlata sarda ( il libro è ambientato in Sardegna per la maggior parte, ma evidentemente non è che si poteva chiamare L’Amore a  Olbia e in altri luoghi, e forse nemmeno l’Amore a Cala di Volpe e in altri luoghi–  E Sardinia Blues, versione pezzotta di Tokyo Blues, l’aveva già usato). In ogni caso mia nonna è sarda e non parla così.

Comunque, superate le prime trenta pagine, gli aggettivi possessivi tornano al posto giusto e il libro scende giù facile.  Facile in inconsistente come una tisana al finocchietto. Il fatto è questo. Se Flavio Soriga fosse un blogger, sarebbe un grandissimo blogger. I suoi sono pensieri carucci e semi-profondi, volendo anche scritti bene, evocativi al punto giusto, facili da digerire stesi su una spiaggia a prendere il sole. Ma finiscono là. Tanti incipit che non decollano. Tentativi di intrecciare storie che non vanno oltre un’idea di plot letterario.

La nuova generazione di scrittori italiani  è incapace di scrivere Romanzi e non post? Non so. Non mi avventuro in questi discorsi.  Di certo è bravissima nei titoli (tipo la Solitudine dei Numeri Primi). 

( Ma se poi il romanzo che ne dovesse uscire è poi il nuovo Margaret Mazzantini, beh, preferisco tenermi i post).

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