Cosa ho visto del Belgio

26 March 2013

Allora, lo scorso fine settimana sono andata in Belgio. Motivo della visita non era vedere il Belgio ma vedere una mia cara e vecchia amica. Per capirci, più vecchia di questo blog. Scopo secondario della visita era fare provviste di birre belghe all’aeroporto per supportare il tardo inverno svedese e continuare a non varcare la soglia del Systembolaget, il supermercato dove lo Stato svedese raccoglie i soldi per sostenere il Welfare State vendendo l’alcool -monopolio-di-stato a caro prezzo.

Fatto che sta che venerdì, un paio di ore prima di partire mi sono detta, vabbuò, vado in Belgio, potrei pure sforzarmi di andare a vedere qualcosa di Belgioso. Oltre al negozio di birre dell’aeroporto. Così mi viene in mente che tutte le Coppie che si Amano vanno a Bruges. Si porta assai il weekend Bruxelles-Gant-Bruges.

E noi siamo o non siamo una coppia che si ama? Andiamo a Bruges! La gita a Bruges è accolta con un rantolo di entusiasmo dallo Svedese, in Belgio da tre giorni dopo essere passato per due giorni in Danimarca e pronto a partire per Dubai. Ma come può un fidanzato negare alla sua entusiasta fidanzata la Gita a Bruges che dista solo 1 ora e 6 minuti di treno?

“Un ora e 6 minuti per dormire” – pensa lo Svedese – “Va bene, tesoro, andiamo”.

Io l’unica cosa che sapevo di Bruges era dove andare a mangiare le cozze cotte nella birra con le patatine. Punto. Cosa altro serve, d’altra parte?

I treni belgici sono molto più brutti e sporchi dei treni scandinavi, lo voglio dire. Ma sono puntuali. E ben più economici di quelli scandinavi. Quindi mi vanno bene.

Il treno scorre tra le campagne della Fiandra e io formulo un unico pensiero: “Uah, tesoro, se dovessimo andare a vivere nella campagna belga io mi suiciderei”. Arriviamo a Bruges, ci facciamo una passeggiatina per il centro e tutto e molto bellino e molto cozy con tutti i mattoncini e le cioccolaterie e fiumiciattoli. Ma ho addosso una sensazione: “Questo non è un paese, questo è un presepe vivente”. La mia sensazione è che non ci siano persone che vivono in questo paese, ma solo turisti in cerca di belgicità.

Ma forse è la stessa sensazione che ha un turista che sbarca in Piazzetta una mattina di maggio.

Quando mi sento sazia di casette di mattoncini e canali con i cigni ce ne andiamo a mangiare le cozze e le patatine dove indicato dalla mia amica blogger di fiducia. Il posto è molto carino, molto cozy ovviamente, ma a dirla tutta le cozze con le patatine avevano lo stesso sapore che al Belgo Bar di Stoccolma che sta dietro casa. Ma la birra costava giusto la metà e questo è un motivo sufficiente.

Poi dopo ce ne siamo tornati e poi dopo è venuta a nevicare che manco il mese di gennaio a Stoccolma e quindi tutto quello che ho visto di Bruxelles è stata la casa della mia amica, ma sono contenta perché la sua bimba era di sicuro la cosa più bella da vedere a Bruxelles.  

Fine del post sul Belgio.

Ah, manco la birra all’aeroporto mi sono comprata. Ne avevo bevuta troppa nella lounge ed ero troppo stanca. Pessima.

Ah 2. Questo piccolo approccio col clima belga, mi fa molto apprezzare la Svezia.

×